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QUELLI CHE OSSERVANO… ANTONIO VISCO ALLA CAI
Se dal terreno di gioco arrivano tante gioie e soddisfazioni spesso è anche merito di un "omino" che se ne sta nascosto tra le tribune impolverate di vecchi campi di provincia; quel signore tanto temuto da ogni direttore di gara che si rispetti. L’Osservatore.
Uno di questi è il nostro Antonio Visco, che dopo una lunga carriera culminata con l’approdo all’allora serie C con la qualifica di Assistente, è appena transitato alla CAI in veste di "OA". Di ritorno da Sportilia lo abbiamo contattato per una piacevole conversazione: "Tornare a Sportilia fa sempre piacere, anche se adesso si tratta di un’esperienza totalmente differente per me: ho avuto la fortuna di varcare quella soglia in diverse occasioni e quasi sempre con un ruolo diverso; da arbitro ad assistente fino ad oggi, da osservatore". Un percorso personale che mette in mostra una spiccata intelligenza, oltre che una professionalità fuori dal comune: "la nuova Commissione guidata da Fiorenza mi ha dato l’impressione di un gruppo di ottimi professionisti, concentrati nella ricerca del dettaglio. Un ambiente sicuramente molto stimolante dove ho avuto la fortuna e il piacere di incontrare molti miei ex colleghi di campo con i quali condividere questi giorni". Un’esperienza che si differenzia nettamente dagli anni passati nell’alveare della regione: "proprio per quella ricerca del "quid", la CAI, segna un confine preciso con il CRA, e guai se non fosse così. Fin da subito il gruppo diretto da Stella (coordinatore degli osservatori) ci ha invitato a evidenziare le criticità dei vari ragazzi via via presi in esame, e, cosa ancor più importante, a usare tutto il range valutativo a nostra disposizione. Proprio in quanto categoria di passaggio, l’Interregionale non può concedere troppe "seconde possibilità". I giovani arbitri devono essere già fatti e finiti". Il buon Antonio non sarà il solo messinese nei ranghi CAI: "oltre a me in questa categoria c’erano già Peppe Chiarella e Pasqualino Bardetta. Il fatto di aver incontrato altri colleghi più esperti sicuramente potrà essermi di giovamento anche se, nonostante quel minimo di competitività che non guasta mai, questo non rappresenta che un ennesimo step nella carriera di un osservatore". Ragionando step by step il prossimo non può che essere quello della serie D: "beh ovviamente il pensiero c’è ma adesso sono appena arrivato qui e non ho nessuna intenzione di correre. Ho la possibilità di maturare con calma, comprendendo appieno le differenze tra regione e CAI". Prima di chiudere spazio ai ringraziamenti: "voglio ringraziare i miei amici della sezione Massimiliano e Orazio che mi hanno motivato e spinto a crederci fino in fondo; allo stesso modo un grazie va anche all’ex Presidente del CRA, Pippo Racit".
Dopo qualche anno il buon Antonio ritorna, quindi, a volare "oltre confine": tribune polverose o seggiolini imbottiti poco importa: sugli spalti lui ci sarà.
Valerio Villano Barbato