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Archivio > Zoom > 2015_16

LA BELLA FAVOLA DI FRANCESCO COMITO:
DAL PREMIO "AVENI" ALL’ESORDIO IN PROMOZIONE


Pensare che siamo partiti insieme, quell’ottobre di ormai 5 anni fa. Adesso, che il buon Francesco "Ciccio" Comito ha tagliato un importante traguardo, siamo qui a parlare del suo esordio in Promozione: "ad essere sincero non mi aspettavo l’esordio. Quando durante la cena di Natale, sapevo di dover ritirare il premio "Aveni", ma quando mi è stato comunicato dal coordinatore del CRA Armando Salvaggio, non ci credevo. È  stato un momento particolarmente piacevole, anche perché l’ho potuto condividere con i miei amici e colleghi".
L’annuncio, arrivato a circa 15 giorni dalla partita, poteva avere un effetto controproducente: "essendo nella pausa natalizia la notizia dell’esordio è arrivata con largo anticipo; ero molto ansioso e non vedevo l’ora che scoccasse il momento di scendere in campo. Poi, una volta arrivato all’impianto ho subito realizzato la differenza con le gare dirette fin qui".
Una sensazione di novità iniziata già qualche ora prima: "il viaggio con gli assistenti, Marco Totaro e Joseph Russo, ha contribuito a farmi entrare nella giusta mentalità. Finalmente non ero più da solo, ma giocavo in e per una squadra, quella arbitrale". Una team composto da due elementi di sicuro affidamento: "prima e durante la partita sono stati fondamentali; ero abbastanza spaventato dall’idea di mancare qualche segnalazione, ma con l’avanzare della gara ho messo da parte ogni titubanza e mi sono trovato particolarmente bene".
Una soddisfazione mediata da un ovvio momento di riflessione: "tornato a casa, pur se molto contento della mia direzione, ho iniziato ad analizzare mentalmente la gara, focalizzandomi principalmente sugli errori, derivati in parte dall’emozione del debutto".

Molto importante anche l’ambiente positivo creatosi in sezione attorno al nostro giovane amico: "i colleghi mi hanno tutti caricato e riempito di consigli; dai "nazionali" fino ai ragazzi "regionali" tutti mi hanno detto una parola, spiegato un posizionamento. Insomma tutta la Sezione mi è stata vicino". E quale migliore ringraziamento se non una dimostrazione di continua crescita: "voglio fare bene ogni partita, a cominciare dalla Prima Categoria, tuttora la "mia" categoria, fino alle prossime, spero, direzioni in terna. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno creduto in me, a partire dal presidente Massimiliano Lo Giudice, bravo a vedere un potenziale che io stesso faticavo a scorgere; il presidente Postorino, che mi ha dato fiducia, e poi tutti i colleghi del polo di allenamento".
Prima di salutarci una parola per i ragazzi appena immessi nei ranghi dell’Associazione: "non sono certo quello più indicato per dare consigli, ma sicuramente voglio dire ai "nuovi" che non devono porsi dei limiti, soltanto dare il massimo e puntare al top". Parola di uno che ha appena iniziato a correre, e non vuol certo fermarsi…

Valerio Villano Barbato





IL CUORE OLTRE L’OSTACOLO: FRANCESCO COMITO ALL’ESORDIO IN PRIMA CATEGORIA


Fa sempre piacere quando a salire di categoria è un collega, un amico, un compagno; ma, permetteteci, quando a scalare i gradini della gerarchia è un ragazzo come Francesco Comito, beh allora il piacere raddoppia. Il nostro Ciccio è infatti l’emblema di quelle facce pulite che a certe latitudini rischiano di scomparire: umiltà, tenacia e voglia di sognare. I pochi ingredienti per un sogno ancora tutto da realizzare.
A qualche giorno di distanza dall’esordio in Prima Categoria il "nostro" ci racconta le sue emozioni per quello che sembrava un traguardo irraggiungibile: "negli ultimi mesi della passata stagione sono stato afflitto da una serie di problemi fisici che ha rallentato il mio percorso; quando ho ricevuto la fatidica mail che annunciava l’invito a partecipare al raduno dei "grandi" ero al settimo cielo. Nonostante non potessi fare i test fisici, è stato in quella circostanza che ho appreso la differenza tra la sezione e la regione, iniziando a cambiare il mio approccio all’arbitraggio". Sistemati gli intoppi di natura fisica, è il richiamo del campo che urla forte nella testa di Ciccio: "non ho notato un gran cambiamento a livello di gioco, ma, sicuramente, mi sono reso conto di come le mie stesse aspettative fossero diverse per questa gara. Il solo leggere "Prima Categoria" sulla designazione, sulle distinte, ha innescato dentro di me un turbinio di emozioni che mai avevo provato prima: gioia, nervosismo, timore". Qualche scoria mentale dovuta alla lunga inattività: "sapevo che la mia condizione fisica non era delle migliori, questo inevitabilmente mi ha condizionato durante la gara. Tuttavia ho cercato come sempre di dare il meglio di me stesso, raggranellando tutte le energie possibili".
Parole da veterano navigato, eppure, solo qualche anno fa, per il "Soldatino" giallorosso, anche solo provare a ipotizzare certi obiettivi risultava alquanto improbabile: "quando sono entrato in Sezione per la prima volta mai avrei pensato di fare progetti così a lunga scadenza; poi, dal giorno della mia prima gara in Terza Categoria la speranza di qualcosa di più grande ha cominciato a germogliare in me". E dato che i primi frutti di quel germoglio iniziano a intravedersi, sarebbe da matti fermarsi sul più bello: "prima di tutto io mi pongo sempre l’obiettivo della prossima partita, ma adesso ovviamente non vedo l’ora di arrivare a dirigere in terna. È vero, era il mio esordio domenica, ma senza motivazioni di certo non starei qui ora". Durante questo lungo percorso, che lo ha visto crescere tra le "coccole" dell’intera Sezione, che ne ha fatto una specie di mascotte, una persona più delle altre ha lasciato un segno nel cuore del nostro amico: "un pensiero speciale lo voglio dedicare al Presidente Massimiliano Lo Giudice, che mi ha seguito e guidato dalla prima gara, e che spero voglia continuare a farlo…"
Con questo pensiero gentile di un ragazzo umile, ma determinato si chiude la nostra chiacchierata: non sappiamo dove potrà arrivare, Serie A o Eccellenza, Champions’ League o Interregionale: una cosa è certa, accanto a lui, noi ci saremo!

Valerio Villano Barbato





 
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