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MARCO GUGLIANDOLO, UNA SUPERMATRICOLA ALLA CAI
Dalla regione alla CAI il passo non è mai semplice, specie se a compierlo è un "primo anno" come il nostro Marco Gugliandolo, promosso alla categoria degli "scambi" dopo appena una stagione trascorsa nella massima serie regionale.
Abbiamo sentito il nostro alfiere di ritorno dalla sua ultima direzione nella nuova categoria: "Con l’arrivo della nuova commissione guidata da Michele Cavarretta ho capito che tutti partivamo alla pari, e così, domenica dopo domenica, mi sono giocato le mie carte". Carte risultate decisamente vincenti nella lunga rincorsa culminata esattamente l’ultima domenica utile, con l’imprimatur dello stesso presidente Cavarretta, a suggello di una stagione eccezionale. Un’emozione dopo l’altra con l’arrivo della convocazione per il ritiro precampionato: "quando ho ricevuto il biglietto aereo a corredo della mail di convocazione, non ho potuto trattenere un grande sorriso. Ho subito condiviso questa gioia con la mia famiglia e con i miei amici". Poi, di corsa verso Sportilia: "arrivare al centro federale è qualcosa di speciale. Dopo il volo, e circa due ore di trasferimento in pullman, siamo arrivati in una specie di tempio dell’arbitraggio italiano. Si capisce subito di essere in un ambiente totalmente diverso da quelli praticati finora. Il livello tecnico della commissione guidata da Vincenzo Fiorenza è elevatissimo".
Una volta assorbita l’emozione per l’impatto con la "Nazione", inizia la parte più difficile da gestire per ogni arbitro che si rispetti, quello dell’attesa: "dopo il raduno ho iniziato ad informarmi sulle date d’inizio dei vari campionati regionali, ho continuato ad allenarmi con costanza. Volevo farmi trovare pronto sotto tutti i punti di vista" -
Passata la sbornia dell’esordio con qualche direzione in "Juniores" il nostro torna a latitudini più congeniali con la gara tra Latronico e Sporting Matera di qualche giorno fa: "dovevo subito riscattare qualche indecisione della gara d’esordio e posso dire di avercela fatta alla grande. Alla CAI non ci sono molte occasioni ed io voglio sfruttare al meglio ogni domenica". Con una grinta del genere l’obiettivo minimo può essere uno soltanto: "il mio obiettivo è chiaro: raggiungere la CAN D al primo anno. Voglio ripagare la fiducia del presidente Lo Giudice, del CRA e dei miei colleghi, che ringrazio per avermi sempre supportato". L’appuntamento è per l’anno prossimo, per raccontare un altro centro al primo anno…
Valerio Villano Barbato