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DA OSSERVATO A OSSERVATORE…
PEPPE CHIARELLA TORNA IN CAN D
Ritorno al futuro per Peppe Chiarella che a distanza di qualche anno torna in CAN D nella nuova veste di Osservatore Arbitrale. A pochi giorni dalla sua seconda visionatura lo abbiamo incontrato per l’intervista di rito. Partiamo subito facendoci raccontare le impressioni di uno che le categorie nazionali, a questo punto, le ha vissute in tutte le loro sfaccettature: "sono due categorie sicuramente importanti, formative, ma tra l’una e l’altra non trovo molte differenze. Nel passaggio dalla CAI alla CAN D ho avuto il piacere di trovare tanti colleghi alla commissione, con il quale ho svolto un pezzo della mia carriera di campo".
Ma qual è la differenza tra un osservatore regionale ed uno di livello superiore? Cosa si va a guardare in un ragazzo già arrivato ad un determinato livello di crescita: "Un osservatore va a ricercare il dettaglio, valutandolo in ottica di un percorso di formazione continua. Gli arbitri che arrivano alla CAN D, nonostante abbiano già maturato una certa esperienza stanno perfezionandosi ed è quindi giusto entrare nel dettaglio per aiutarli a completare questo percorso". Per svolgere al meglio il proprio ruolo bisogna andare al passo coi tempi di un gioco che si è evoluto ad un ritmo notevole: "certamente nel corso degli anni la figura dell’osservatore, così come il gioco del calcio in generale, è cambiata. Io, già quando facevo l’assistente cercavo di dare consigli all’arbitro tra un tempo e l’altro; adesso, continuo ad immedesimarmi nel direttore di gara. Le novità regolamentari che sono state apportate quest’anno, e che il nostro collega Enzo Meli ha brillantemente esposto durante i vari raduni, hanno poi portato alla necessità di aggiornamento da parte non solo dei vari organi tecnici ma anche e soprattutto degli addetti ai lavori".
Altro elemento da tenere in conto la velocità crescente del gioco: "in queste gare che ho fatto mi sono reso conto di una velocità assolutamente maggiore, frutto di una preparazione decisamente più professionale; tuttavia devo dire che alla CAI, avendo le migliori partite dei vari campionati, le gare erano altrettanto spettacolari, e spesso con cornici di pubblico da far invidia alla Lega Pro".
Parlando di Lega Pro non possiamo che chiedere al nostro amico quali siano le sue aspettative per questa annata: "essendo un primo anno conto di maturare tanta esperienza, nonostante il mio bagaglio sia già abbastanza ampio. Ho cominciato bene con la co-
Valerio Villano Barbato