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IMPEGNO E SACRIFICIO PER TRAGUARDI D’ECCELLENZA:
JOSEPH RUSSO ALL’ESORDIO NEL MASSIMO LIVELLO REGIONALE
Non solo arbitri. La sezione di Messina continua la sua tradizione vincente gettando un occhio anche al "reparto" assistenti: nel solco della tradizione tracciato dai grandi del passato, una nuova leva di talenti inizia a mettersi in mostra sin dalle prime battute di questa nuova stagione, che, come le precedenti, si preannuncia intensa e promettente per i colori giallorossi. Alfiere di questa "nouvelle vague" nostrana è Joseph Russo, giovanotto di belle speranze fresco di esordio in Eccellenza, e con già all’attivo svariate gare da "linesman" in giro per la Sicilia.
Nonostante l’ancor giovane età, Joseph ha preferito impugnare la bandierina come strumento per la sua avventura nel mondo arbitrale, lasciando il fischietto dopo poche gare.
Il perché della sua scelta è presto detto: "dopo tre anni di attività le cose non andavano alla grande, ero arrivato fino agli Juniores, ma la testa non girava per il verso giusto; poi, durante il rinomato ritiro di Melia dell’anno scorso, la proposta di Massimiliano (il Presidente – N.d.A.) mi ha aperto la mente: "passa ad assistente". Non ci ho pensato molto, perché sin da principio ero affascinato da questa figura, e allora decisi di cambiare strada". Una "sliding door" sicuramente fortunata quella imboccata dal nostro amico: in poco più di un anno esordio nel massimo campionato regionale, dopo una mezza dozzina di gare dirette in Promozione, davvero niente male. Per raggiungere il traguardo in così breve tempo la parola d’ordine è una soltanto: "in vista del mio nuovo ruolo ho cambiato radicalmente il mio modo di approcciare l’arbitraggio: ho iniziato a frequentare il polo di allenamento, impegnandomi al massimo tutti i giorni. Con sacrificio e volontà ogni traguardo si può raggiungere". Metamorfosi che non ha toccato solo l’aspetto psicologico di Joseph ma anche quello più strettamente tecnico: "il modo in cui osservi il gioco è completamente differente rispetto a prima, bisogna avere sempre una visuale larga, senza disallinearsi. Tra le varie categorie, poi, vi è una grande differenza, specie per quanto riguarda la velocità dell’azione". Nonostante le mille difficoltà implicite del ruolo, il mestiere del "battilinea" è qualcosa che ti prende: "sicuramente è un’esperienza che consiglierei ai ragazzi in sezione. Uscire in terna è un qualcosa di bellissimo, anche perché hai la possibilità di conoscere altri colleghi e scambiare ogni domenica sensazioni nuove". Ma adesso che dalla Sezione è uscito, quali sono i propositi del buon Joseph?: "innanzitutto voglio mantenere la categoria per continuare a fare esperienza, settimana dopo settimana, e poi… chissà…".
Valerio Villano Barbato