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Formazione > Arbitro da Manuale
 

SPOSTAMENTO e POSIZIONAMENTO


Illustrare i motivi per i quali l’arbitro durante la gara debba spostarsi ed assumere idonee posizioni, sarebbe sicuramente un esercizio superfluo: infatti, a parte che qualora egli dovesse seguire il gioco stando fermo darebbe un’impressione di staticità che nuocerebbe non poco alla propria immagine, l’attendibilità delle decisioni da lui assunte è ormai assodato che cresce in base alla minore distanza dall’azione di gioco, anche perché è indiscutibile che essere vicino all’azione lo colloca, per diversi motivi, in una condizione sicuramente più favorevole per valutare correttamente.
Il direttore di gara deve, anzitutto, tenere presente di adeguare il suo spostamento sul terreno di gioco in relazione alle condizioni del tempo e di luce ed a quelle del terreno stesso, in modo da avere sempre il miglior controllo di tutte le situazioni che possono crearsi allo scopo di assicurare il regolare svolgimento dell’incontro. A tal fine, è necessario che si sposti sempre con rapidità, evitando quanto più possibile la fascia centrale del terreno di gioco ed il cerchio di centrocampo in particolare, per non arrecare intralcio al gioco; che entri, all’occorrenza, senza remore ma neppure con leggerezza, all’interno delle aree di rigore; che segua le azioni di fianco stando possibilmente in linea con il pallone oppure leggermente in avanti, precedendone lo sviluppo.
È necessario, insomma, che dimostri di essere sempre nel vivo del gioco, di essere in grado di controllare l’azione che si svolge e decidere di conseguenza: brevemente, essere al posto giusto al momento giusto, assicurandosi di avere una buona visuale, senza intralciare il gioco.
Ferma restando all’intelligenza dell’arbitro l’assoluta libertà di spostarsi a proprio piacimento, egli dovrà evitare di muoversi in maniera improduttiva, come ad esempio avverrebbe seguendo il gioco frontalmente (con totale assenza di prospettiva). Al contrario potrebbe essere più efficace uno spostamento diagonale che consenta una visuale molto più ampia e "traguardata" (vedi quanto riportato nei consigli pratici). Per fare ciò è necessario effettuare la maggior parte degli spostamenti di corsa, allungando la falcata quando il percorso da compiere è lungo e scattando velocemente quando, invece, l’intervento è richiesto a breve distanza.
In particolare, in occasione delle sostituzioni sarà opportuno che l’arbitro raggiunga sollecitamente l’intersezione tra la linea mediana e la linea laterale più vicina alle panchine per assicurarne una regolare e celere effettuazione.



CONSIGLI PRATICI

  • Con il pallone in gioco, non stazionare nella zona di transito veloce 3, ma attraversarla sempre rapidamente;

  • A gioco in svolgimento, non passare mai (, tanto meno, sostare) nelle aree indicate con 3A o 3B, in particolare quando il pallone è in possesso della squadra che attacca la porta più vicina a quell’area;

  • Privilegiare uno spostamento tra i settori 2 e 4 oppure al loro interno, lasciandosi, quando possibile, il pallone a destra;

  • Evitare di spostarsi costantemente all’interno delle fasce indicate con 1 e 5

  • Non muoversi mai parallelamente allo sviluppo dell’azione (vedi sotto)






Calcio d’inizio
L’arbitro si pone nella metà del terreno di gioco della squadra che non sta battendo il calcio d’inizio, al di fuori del cerchio centrale, spostandosi lateralmente e preferibilmente lasciandosi il pallone alla propria destra.



Calcio di rinvio
Accertatosi che il pallone sia stato posto all’interno dell’area di porta, l’arbitro indietreggerà velocemente verso la metà del terreno di gioco attendendo che il pallone sia calciato, controllando sempre la regolarità dell’esecuzione. Nel caso in cui i calciatori che devono effettuare il calcio di rinvio perdano eccessivamente tempo nell’effettuarlo bisogna avvicinarsi all’area di porta sollecitandoli e diffidandoli dal proseguire in una simile condotta, tra l’altro, punibile con l’ammonizione.



Calcio di punizione
Tranne nei casi in cui possano insorgere liti tra i calciatori o sia necessario verificare la distanza prevista dal Regolamento, evitare di recarsi e rimanere nei pressi del punto in cui deve avvenire la ripresa del gioco, anticipando invece rapidamente lo sviluppo dell’azione, senza perdere il controllo dell’esecuzione regolare del calcio di punizione stesso (ad esempio, è opportuno costatare che il pallone sia fermo).
Particolare attenzione al rispetto della distanza regolamentare da porte dei calciatori della squadra che subisce un calcio di punizione va prestata quando ci si trova nei pressi dell’area di rigore di quest’ultima. In tali circostanze inoltre, è necessario tenere sotto controllo: la linea di porta, la cosiddetta “barriera”, la zona dove presumibilmente si svilupperà la fase successiva del gioco ed il posizionamento dei calciatori al fine di valutare il fuorigioco. Allo scopo è preferibile, soprattutto in assenza degli assistenti ufficiali, assumere una posizione in linea con il penultimo difensore più vicino alla linea di porta.



Calcio di rigore
La posizione da assumere è esternamente all’area di porta lasciandosi il portiere alla propria sinistra a circa 10 metri di distanza dal palo della porta a lui più vicino e dal punto del calcio di rigore.



Calcio d’angolo (senza assistenti ufficiali)
L’arbitro si piazzerà dal lato opposto a quello d’effettuazione, in prossimità del vertice dell’area di porta, preferibilmente all’esterno di detta area. Soltanto in casi eccezionali, quali il dover verificare il rispetto della prescritta distanza da parte dei calciatori che subiscono il calcio d’angolo oppure la conclamata incapacità dei calciatori a tirare il pallone con forza, è consentito all’arbitro di assumere la posizione dal lato in cui sarà effettuato la ripresa del gioco (o lungo la linea di porta o a circa 3-5 metri dal vertice più vicino dell’area di rigore ed all’interno della stessa).





Rimessa dalla linea laterale

L’arbitro prenderà posizione verso la zona dove verosimilmente verrà lanciato il pallone prestando attenzione a non intralciare l’azione ed a non volgere le spalle al calciatore che sta effettuando la rimessa.




 
 
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