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Archivio > News > 2012/2013

Ancora insieme per conquistare la Sicilia


Quando ci siamo ritrovati, a distanza di solo quattro giorni dal trionfo di Camigliatello, è scattato qualcosa di speciale. Mettersi la divisa da passeggio, arrivare tutti insieme al luogo dell’appuntamento e partire per una nuova avventura, è sembrato come andare al matrimonio di un amico comune. E l’amico era la nostra Sezione.
Dopo la straordinaria esperienza vissuta tra le montagne della Sila, partiamo per Trapani, dove ad attenderci c’è il "Torneo dell’Amicizia e della Memoria", organizzato quest’anno dai colleghi della sezione dell’antica Drepanum. L’aspetto calcistico, passa forse in secondo piano, quando si possono raccontare esperienze uniche come quelle vissute in una tre giorni quanto mai intensa, a causa dei tempi iper-compressi del calendario, ma nondimeno piena di momenti felici e spensierati.
Il ritrovo è fissato non distante da un luogo dall’alto richiamo simbolico, ovvero la sede della vecchia sezione di via Gagini, che tanti arbitri di valore ha visto passare tra le sue mura. La luce verde è prevista per le 11.00 ma i consueti imprevisti dell’ultim’ora fanno si che il via arrivi solo trenta minuti più tardi. Nonostante tutto, la perfetta organizzazione curata dalla "Presidenza", che prevede la sosta pranzo in autostrada, riesce ad ovviare ad ogni inconveniente e giungiamo al "Sorrentino" di Trapani in tempo utile per l’inizio delle nostre gare. Particolare rilievo va posto sulla qualità delle strutture messe a disposizione dai colleghi trapanesi: campi in erba sintetica che farebbero gola alla stragrande maggioranza delle società professionistiche nostrane. Concluse in modo positivo le fatiche pomeridiane, e ottenuto, con qualche patema d’animo di troppo, il passaggio alla fase ad eliminazione diretta, è tempo di dare soddisfazione al palato. La location scelta è una delle più suggestive che la zona possa offrire: la "Tonnara di Bonagia", splendido Resort adagiato sul mare, antico ritrovo dei pescatori locali, adesso trasformato in hotel-ristorante. Degustata l’ottima cucina locale, ultimo step giornaliero col trasferimento in albergo, dove insieme alle altre sezioni, passiamo la nottata in attesa delle gare decisive. Ma lontani da casa, e in un albergo a 4 stelle, nessuna notte che si rispetti può concludersi prima delle ore piccole, e questa non fa senz’altro eccezione… Al risveglio, anche se un po’ frastornati, siamo pronti per scendere in campo contro i padroni di casa: iniziano le partite importanti e non vogliamo farci trovare impreparati, se siamo venuti fin qui, d’altronde, è anche per vincere. Il dio del pallone è dalla nostra parte e cosi riusciamo a sbarazzarci dei nostri avversari, garantendoci una semifinale ad alta tensione contro Palermo. Prima però c’è tempo per quello che ormai è diventato un vero e proprio rito della nostra squadra: le interviste post-partita. Per soddisfare l’insita natura narcisistica presente in ognuno di noi ci siamo inventati questo simpatico espediente, e così, per un attimo ci sentiamo tutti grandi campioni. Nel pomeriggio, il match che vale tutto contro Palermo è di quelli da infarto. Andiamo avanti, ci facciamo rimontare, e riusciamo ad acchiappare la gara per i capelli. Per concludere estromettiamo i rosanero ai rigore. La nostra è una sezione non adatta ai deboli di cuore. Adesso, anche se non abbiamo ancora niente tra le mani, ci sentiamo già con un piede in paradiso. Finiti tutti i nostri riti, facciamo ritorno alla "Tonnara", ma il piatto forte della serata arriva quando alcuni di noi decidono di andare a visitare la vicina Erice. Non tutti sanno che all’interno dell’AIA Messina, oltre ai vari associati, esiste anche un’altra entità che a tutti gli effetti fa parte della nostra famiglia: il pulmino del vice Presidente Aveni. Fare la cronaca di una serata passata ad arrampicarsi per i tornanti che conducono al caratteristico Monte San Giuliano forse non potrebbe rendere appieno il senso di quella che è stata una vera e propria scena da film comico, ma basti pensare che arrivati all’hotel c’era chi aveva ancora i crampi allo stomaco per le troppe risate. L’ultima giornata, quella di domenica 9 giugno, si è apre con la finale del Torneo, obiettivo che tutti ci eravamo prefissati prima della partenza da Messina. Il duello con gli amici di Acireale, già più volte incontrati in questa stagione, assume i contorni della disfida epica, nella quale nessuno dei due contendenti si rifiuta di mettere anima e corpo pur di spuntarla. Alla fine, ancora una volta, la Nike, ha voluto porgere a noi il suo sorriso. Parterre de rois per questa finalissima: su tutti il Presidente nazionale Marcello Nicchi, e poi, il Commissario del CRA Sicilia Pippo Raciti, insieme alle "alte cariche" dell’arbitraggio nostrano.
Prima dei titoli di coda, lunga festa nello spogliatoio, al ristorante e nelle macchine, ma soprattutto nei nostri cuori e nella nostra anima: ancora una volta riscopriamo l’importanza di far parte di questa famiglia, ancora una volta comprendiamo il gusto di una vittoria vissuta da squadra e non da singoli. Ancora una volta la nostra Sezione è davanti a tutti. Divisi cadiamo, ma insieme nulla ci ferma. AIA MESSINA: ASSOCIAZIONE, SQUADRA, FAMIGLIA.

Valerio Villano Barbato

 
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