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STAGE ARBITRI OTS 2012


Si è svolto dal 31 agosto al 3 settembre, presso la struttura alberghiera “Villaggio del Pino” di Melia di Scilla (RC), l’ormai consueto stage formativo atletico/tecnico d’inizio stagione riservato agli arbitri a disposizione dell’Organo Tecnico Sezionale.
Considerata la grande partecipazione che si è riscontrata, lasciamo direttamente “alla penna” di alcuni partecipanti il racconto, le impressioni, i commenti e le riflessioni su questa “quattro giorni” di lavori.

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Lo stage visto da... Valerio Villano Barbato


Quest’anno torno prima dalle vacanze, anticipo il mio rientro in città di una settimana, ho un appuntamento importante, e non voglio mancare. Sono un arbitro, e vado in ritiro.
Per me, che, a ragione, mi considero il “nonno delle reclute”, è un’esperienza tutta da scoprire. Con le fusa di Morfeo ancora non del tutto smaltite, arrivo agli imbarcaderi della Caronte, dove trovo uno sciame confuso di “fischietti”, racchiusi in quella tuta blu sfoggiata con tanto orgoglio. Siamo pronti a partire sotto l’occhio vigile del Presidentissimo Lo Giudice, che insieme ai suoi fidi collaboratori ha permesso la realizzazione di tutto ciò. La location scelta è di quelle da mille e una notte: Melia di Scilla. Per i veterani ormai una consuetudine, visto che si tratta dell’ottavo anno nella località calabra, vero e proprio scorcio di paradiso con vista sullo Stretto. Ma di angelico c’è poco per noi. Le giornate sono ben organizzate: al mattino sessione didattica, al pomeriggio sessione atletica.
Il grado degli allenamenti, di per sé già alto, si moltiplica esponenzialmente data la caratura dei maestri: quello che mi colpisce subito di questi ragazzi, quelli che fanno parte della “Presidenza”, è la loro incredibile disponibilità, la loro capacità di rispondere con precisione e semplicità a domande che probabilmente avranno sentito milioni di volte e che potrebbero liquidare con una risata. Si capisce subito che uno come Santino Morabito, già arbitro di serie C, all’apparenza un mastino, è bruciato dalla passione che nutre per la sezione, per il suo lavoro, ma soprattutto per i ragazzi. Enzo Meli, poi, merita menzione speciale: richiesto dal CRA Piemonte è riuscito a fare il miracolo pur di rientrare in tempo e partecipare all’ultima parte dello stage portando la sua proverbiale carica. Discorso a parte per un’istituzione del fischietto nostrano come Orazio Postorino. In un’ideale passaggio di testimone col suo successore Lo Giudice non ha mancato di venire a vedere i ragazzi e portare il suo messaggio, la sua esperienza e il suo augurio per la stagione, lui che recentemente è stato promosso al CRA Sicilia. Non vorrei fare un elenco come a scuola, ma mi risulta difficile non nominare tutti quelli che hanno impressionato per la passione che mi hanno dimostrato, e per il fuoco che hanno ravvivato in ognuno di noi: gli osservatori Boscia e Visco, grandi intenditori di calcio tra le altre cose, il buon Cucè e il precisissimo Christian, il disponibilissimo Lippolis. Tutta gente disposta a porci nelle condizioni ideali per arrivare al fischio d’inizio, ma al tempo stesso in grado di rimanere con noi a ridere e scherzare di qualunque argomento. Perchè, come più volte sottolineato dal Presidente, e dai suoi collaboratori, il compito di Melia 2012 era quello di trovare l’amalgama di “massiminiana” memoria, la grande magia di questo raduno, infatti, la si è potuta constatare nei momenti aggregativi, dove, tra sfrenati latinoamericani, gare di flessioni, e classici scherzi tra compagni di camera, ragazzi che praticamente non si conoscevano hanno legato un forte rapporto grazie soltanto all’appartenenza alla stessa famiglia. Quello che, però, più di ogni cosa, ha messo insieme OTS e arbitri nazionali, osservatori e “Presidenza”, come piace chiamarla a me, è stato il far tutti parte della Sezione di Messina, di indossare la stessa divisa blu al pomeriggio e quella grigia sul campo di allenamento. Sudare insieme, ridere insieme due cose che hanno viaggiato sullo stesso binario, e che hanno portato a quattro giorni di divertimento, fatica, ma soprattutto ci hanno fatto scoprire l’amore per la NOSTRA maglia, per la NOSTRA squadra, che tutte le settimane gioca le sue partite, con orgoglio, rispetto ma senza alcuna paura. Noi siamo arbitri.
NOI SIAMO LA SEZIONE DI MESSINA.


Lo stage visto da... Marco Quartuccio


Una chiamata, una proposta: "Dal 31 Agosto al 3 Settembre c'è uno stage per gli arbitri OTS a Melia di Scilla, mi farebbe tanto piacere se ci fossi anche tu." Era la voce del Presidente, del nuovo Presidente, Massimiliano Lo Giudice, che mi sorprendeva con queste parole.
Non speravo più in questa chiamata, soprattutto perchè la scorsa stagione, per situazioni contingenti, mi sono trovato costretto, mio malgrado, a trascurare in parte questa attività che pratico da un paio d'anni. E allora quale migliore occasione per riaccostarmi ad un ambiente che mi aveva affascinato e di cui sentivo profonda nostalgia.
Già la mattina del 31 si respirava quell'aria familiare che contraddistingue tutta l'Associazione Italiana Arbitri, da me e da tutti considerata come una grande famiglia. 42 ragazzi, alcuni nuovi, altri con un po’ più di anzianità sulle spalle, ma tutti animati dalla stessa passione: l'arbitraggio. Giunti a Melia di Scilla, sede ormai consolidata dei nostri raduni, ci viene dato il programma di questi 4 giorni. Un programma pieno, intenso, che ha visto l'alternarsi di approfondimenti sul regolamento, lezioni sul terreno di gioco e sessioni d'allenamento. Ma affinché la quantità degli incontri in programma producesse gli effetti sperati, era necessario abbinargli la qualità. Ed è così che oltre alla consueta presenza del neo-Presidente e del veterano Enzo Meli, responsabile dell'Area Studio Regolamento del Settore Tecnico, Melia di Scilla ha visto un via vai di persone anzi, colleghi, che hanno messo a nostra disposizione la loro grande esperienza. Un grazie va a Christian Valerio, che il primo giorno di raduno ci ha dimostrato quanto importante sia per un arbitro la preparazione della gara. Questa non inizia nel momento in cui l'arbitro fischia, ma nel momento della designazione, circa 10 giorni prima della data della partita. Christian ci ha anche dimostrato quello che deve essere l'atteggiamento di un arbitro nel momento in cui arriva al campo di gioco. L'arbitro inizia ad "arbitrare" nel momento in cui si presenta, il suo modo di porsi con gli altri è fondamentale: testa alta, sguardo deciso, sicuro, rispettosi di tutti ma impauriti da nessuno. L'abilità di Christian è stata quella di riuscire a catturare la nostra attenzione, nonostante il gran caldo, per oltre due ore e mezza, facendo un discorso completo, connotato da qualche battuta, ma sempre sottolineando quello che è il primo dovere di un arbitro: l'educazione. Dopo Christian Valerio è stato il turno di Umberto Cucè, il quale nel secondo giorno, riprendendo dal punto in cui si era fermato Christian, ha tenuto una lezione su quelli che devono essere i posizionamenti e gli spostamenti dell'arbitro durante la gara. Lezione, dal mio punto di vista fantastica perchè non è stata svolta solo a livello teorico, ma anche pratico, dimostrando sul terreno di gioco quelli che sono i piazzamenti degli arbitri in determinate fasi di gioco, come i calci d'angolo, calci di punizioni o calci di rigore. Una lezione sul campo, di quelle che difficilmente ti annoiano. Il terzo giorno, invece, la lezione è stata tenuta da Santino Morabito, nuovo Vicepresidente di Sezione. Santino si è concentrato sulla gestualità, sulla notifica dei provvedimenti e sull'uso del fischietto. Citando sue testuali parole, "l'arbitro non deve essere un vigile urbano", deve fare uso di quella che lui ha definito gestualità "indispensabile" (calcio di punizione indiretto, gesto per permettere il ritorno in campo di un giocatore che ha ricevuto le necessarie cure mediche), ricorrendo, quando serve, alla gestualità "utile" (in casi dubbi, l'indicazione della rimessa laterale o del calcio di rinvio/calcio d'angolo). L'ultima categoria di gesti è rappresentata dai gesti "inutili", e quindi dannosi. Le parole di Santino non hanno fatto altro che sottolineare quella che deve essere la tempestività dell'arbitro nel prendere i giusti provvedimenti e nel modo in cui essi devono essere notificati, senza trasformare questa tempestività in irruenza, che comporterebbe una perdita di stile e di credibilità dell'arbitro agli occhi dei giocatori, dei dirigenti e del pubblico. Fino a questo momento non ho utilizzato la parola allenamento. Sarei potuto essere ripetitivo se avessi sottolineato quanta importanza sia Christian, che Umberto, che Santino hanno dato all'allenamento, aspetto fondamentale per chi aspira ad essere un buon arbitro. Questo tipo di lezioni venivano svolte la mattina, il pomeriggio invece la modalità degli incontri era più teorica, con Andrea Lippolis, responsabile del calcio a 5 e rappresentante della Sezione presso il giudice sportivo, che ha illustrato le modalità con cui si deve procedere alla compilazione del referto, che rappresenta l'ultima "fase" dell'arbitraggio. Il pomeriggio di Sabato 1° Settembre ha visto l'intervento del Presidente uscente e nuovo Componente CRA, Orazio Postorino. Il Presidente Postorino, perchè per noi resterà sempre tale, ha evidenziato l'aspetto associativo, del ruolo che la sede della Sezione svolge come nostro punto d'incontro, di luogo di aggregazione in cui poter scambiare opinioni, pareri e pensieri, mettendo a disposizione dei colleghi le proprie esperienze. Per usare delle sue parole: "La Sezione bisogna viverla".
Quando si parla di Regolamento e di questionari sulle regole di gioco non può che venire in mente il nome di Enzo Meli, uno dei migliori, se non il migliore, conoscitore del regolamento che ogni anno, anzi ogni giorno mette a disposizione nostra e dei futuri colleghi tutta la sua conoscenza regolamentare. Oltre i consueti questionari a risposta aperta, Enzo ci ha fatto anche svolgere dei video quiz dove venivano mostrati singoli episodi di partite diverse e ci veniva chiesto sia come si sarebbe dovuto riprendere il gioco sia che provvedimento avremmo dovuto prendere. Sorvolando sul fatto che gli episodi si riferissero a partite di livello internazionale, a mio avviso questo è un modo innovativo e molto efficace di studio e di applicazione del regolamento in quanto, facendo riferimento al caso specifico e non rimanendo ancorato al caso astratto, cattura maggiormente l'attenzione di tutti.
Questo di quest’anno è stato il mio secondo raduno in tre anni, ed è stato quello che mi ha fatto capire molte, tante cose. L'aver frequentato poco la Sezione l'anno scorso, cosa di cui mi sono ampiamente pentito, non mi aveva fatto notare la passione, l'amore, l'attaccamento e la grinta che tutti e dico tutti i componenti dell'Organo Tecnico e non solo, mettono in qualsiasi cosa che riguardi l'arbitraggio. Mi ha colpito il fatto che Luca Sulfaro, già arbitro nazionale di Calcio a 5, una volta finito il proprio raduno, sia voluto venire in Calabria, anche solo per il piacere di stare con noi colleghi, mettendo a disposizione quella che ormai è la sua più che decennale esperienza arbitrale; mi ha colpito ancor di più l'arrivo nel pomeriggio di domenica 2 Settembre, della nostra terna arbitrale CAN D composta da Andrea Naccari, Stefano Alecci e Salvatore Totaro. Anche qui quello che mi ha impressionato è stato il fatto che nonostante la sveglia alle 7 del mattino, il viaggio fino a Vibo Valentia, l'arbitraggio e il viaggio ritorno, i nostri tre colleghi si siano voluti fermare a Melia per stare insieme a noi anche solo per poco tempo. Come spesso è stato ribadito dal Presidente Lo Giudice, e non solo, noi tutti rappresentiamo, oltre che noi stessi, tutta la Sezione messinese e dobbiamo portare avanti ciò che da sempre ha distinto i nostri arbitri dagli altri: lo stile. Ricollegandomi alla visita dei 3 colleghi della CAN D, la prima cosa che ho notato è stato appunto l'abbigliamento. "Vengono da un matrimonio o sono andati ad arbitrare una partita?" Questa la domanda che tutti, in maniera ironica, ci siamo posti: camicia, vestito e cravatta, uno stile inconfondibile. Quello della Sezione degli arbitri di Messina.
Al "dovere", che in realtà non possiamo che definire un piacere rappresentato dalla prestazione arbitrale, abbiamo affiancato durante questo stage l'altro aspetto della vita arbitrale, quello associativo. Il tempo libero dopo le lezioni sul terreno di gioco la mattina e le partitelle dopo gli allenamenti il pomeriggio, ci hanno permesso di conoscere i colleghi del nuovo corso ma anche di riallacciare e consolidare con gli altri l'amicizia che ci lega da un paio d'anni a questa parte.
Infine, un grazie particolare va al Presidente, Lo Giudice. Questo raduno ha segnato "ufficialmente" l'inizio del suo mandato di presidenza e posso immaginare quanta sia stata la sua emozione nel momento del discorso di apertura del raduno. Mi sento di dire, non solo a nome mio ma di tutti i miei colleghi, che l'organizzazione è stata impeccabile, la qualità eccellente e che nel momento della chiusura del raduno e del rientro in sede, ho visto negli occhi di tutti un pizzico di rammarico per la fine di questi 4 giorni passati, forse, troppo in fretta.


Lo stage visto da... Simone Intelisano


Lo stage formativo del 2012 riservato agli arbitri dell' OTS, appena conclusosi, può essere definito "storico", vista l'inedita durata. Quattro giorni, trascorsi nel meraviglioso scenario di Melia di Scilla, ricchi di lavoro tecnico, fisico e anche di alcuni momenti di svago. Per me, arbitro dell'ultimo corso, quella di Melia di Scilla è stata una esperienza stupenda, sotto tutti i punti di vista: ho imparato molto sul piano tecnico, con le lezioni sul campo svolte da Christian Valerio, Santino Morabito, Umberto Cucè, Andrea Lippolis, con l'ausilio dei sempre presenti e attivi Massimiliano Lo Giudice, il nostro Presidente, Antonio Visco ed Antonio Boscia sullo spostamento, sullo stile di corsa, sull'uso del fischietto e su uno degli aspetti più importanti della prestazione arbitrale, ossia ciò che avviene dal momento della designazione, sino al fischio d'inizio; ho imparato quali sono alcuni dei tanti metodi di allenamento utili ed indispensabili; ho imparato che lo studio costante del regolamento è fondamentale, e le spiegazioni in merito del "maestro" Enzo Meli, non sono mai banali; ho imparato dal Presidente che ognuno deve capire quale spazio deve ritagliarsi in base all'età ed alle potenzialità; ho avuto il piacere di conoscere meglio molti colleghi più esperti.
Non poteva mancare l'intervento del Presidente uscente, Orazio Postorino, da poco nominato membro del CRA Sicilia, il quale sin dal nostro primo giorno in Sezione non ha mai smesso, insieme all'attuale Presidente, di ricordarci quanto sia importante il nostro comportamento non solo in campo, ma anche fuori. L'eleganza, lo stile, la personalità: tutto ciò che serve per far capire ai calciatori quanto sia autorevole la figura dell'arbitro già prima del fischio d'inizio.
Oltre al duro lavoro, sul campo e fuori, non sono mancati certamente i momenti di svago, grazie alle mille risorse della struttura che ci ha ospitato, Villaggio del Pino, ed ai due animatori, Anna e Nino, i quali ci hanno intrattenuto durante il tempo libero.
Davvero gradita la visita della terna arbitrale messinese composta da Andrea Naccari, Stefano Alecci e Salvatore Totaro, i quali dopo aver appena diretto una partita a Vibo Valentia, domenica, invece di tornare a casa hanno preferito passare una serata insieme ai loro colleghi. Anche Luca Sulfaro, arbitro di calcio a 5, dopo aver partecipato al proprio raduno regionale, ha raggiunto Melia di Scilla per passare l'ultimo giorno di stage con noi.
In conclusione dello stage, è stato bello vedere tutti insieme le foto più belle del ritiro, montate con un sottofondo musicale dal nostro Enzo, il quale, visibilmente emozionato, ci ha trasmesso il suo entusiasmo, facendoci capire quanto dobbiamo essere fieri di far parte della Sezione di Messina. Tutto seguito dallo sguardo commosso di Massimiliano, il nostro Presidente, il quale ci ha trasmesso la sua grinta e la sua determinazione, alla sua prima uscita ufficiale.
Lo stage si è concluso e già la nostalgia si fa sentire. Grazie Presidente, grazie colleghi, grazie Sezione di Messina.


 
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