Menu principale:
D’ANNA AGLI ARBITRI MESSINESI: “NON VI RISPARMIATE”
Il messaggio del Componente Nazionale ospite alla nostra riunione
Una grande serata quella trascorsa ieri presso i locali della nostra Sezione, dove un ospite d’eccezione, ha voluto celebrare il primo anno dalla sua elezione a membro del Comitato Nazionale: Saro D’Anna.
Quest’amico dell’Associazione messinese ha intrattenuto la folta platea con un discorso mai banale e dal forte valore formativo. Passato tra i quadri del Comitato Nazionale, nella squadra del riconfermato presidente Nicchi, il dirigente acese, ora, responsabile della Macro Area Sud, trova sempre il tempo per un ritorno alla cara Sicilia, dalla quale tutto ebbe inizio circa quarant’anni fa. Alla presenza del Direttivo sezionale al gran completo, accompagnato da Rodolfo Puglisi, uno dei Responsabili de “L’Arbitro”, e dal componente CRA Orazio Postorino, sempre vicino alle nostre vicende, D’Anna, si è lanciato in una vera e propria lezione sul significato e l’importanza del mestiere dell’arbitro dentro e fuori dal campo. Alla guisa di un novello Orazio, ha voluto fortemente sottolineare l’importanza di ogni attimo, di ogni occasione, e di ogni momento utile da sfruttare come fonte di arricchimento personale e collettivo: il “Carpe Diem” dell’antico poeta latino è stato trasformato in una nuova massima: il “Non Risparmiatevi”. Chi può dare una mano, chi sa di avere una qualità da mettere al servizio della sezione, e non lo fa, commette un grave torto. Il domani, incerto per sua natura, lo è ancor di più in una realtà che non ha tempo di aspettare, e che difficilmente può concedere seconde occasioni. Allo stesso tempo, rivolto agli arbitri, agli assistenti, e agli altri effettivi in organici nazionali, il messaggio è altrettanto chiaro: bisogna saper aspettare con pazienza il proprio momento, certi che le occasioni, nel variegato mondo dell’AIA, arrivano per tutti, basta farsi trovare sempre pronti per sfruttarle.
Nutriti nello spirito e nel corpo da parole dense di significato, i giovani arbitri messinesi, presenti in gran numero alla serata, sono tornati a casa con la carica giusta per raggiungere ognuno gli obiettivi che merita. Ci è stato chiesto di non risparmiarci, beh non lo faremo di certo.
A fine serata, il presidente Lo Giudice, a nome della sezione di Messina, ha omaggiato il gradito ospite con alcune stampe create dal nostro “factotum” Andrea Lippolis.
Valerio Villano Barbato
Una piacevole conversazione con Saro D’Anna
Nonostante i molteplici impegni che la sua nuova veste richiede, il Componente del Comitato Nazionale Saro D’Anna, ospite d’onore della consueta riunione plenaria mensile della nostra Sezione, è stato ben lieto di trovare il tempo per incastonare quest’intervista tra le pieghe della sua fitta agenda. Approfittiamo della sua disponibilità e ci lasciamo travolgere dal fiume in piena delle sue parole consapevoli di trovarci di fronte a un uomo dalla grande esperienza di campo e scrivania.
Partiamo dal principio e la prima domanda non può non essere riservata al suo primo anno da Componente dell’organo nazionale: "Un ruolo nuovo, che svolgo con grande piacere e responsabilità; mi occupo della Macro Regione Sud, sotto la mia lente quotidianamente mi trovo a dover osservare temi e problematiche delle sezioni di ben dieci regioni". Fulcro dell’attività capillare del Comitato Nazionale rimane uno e uno soltanto: gli Associati. Nella continua interazione tra base e vertice si svolge al meglio il lavoro di squadra tanto predicato dal presidente Nicchi e dai suoi "ragazzi": "se noi siamo li è soltanto per l’Associazione e per i suoi membri; solo mantenendo ben saldo il rapporto con la base si possono conoscere a fondo le questioni che affliggono le varie sezioni. Lavorando in sinergia siamo riusciti già a mantenere i primi impegni, come l’aumento, seppur minimo delle quote dei rimborsi; inoltre stiamo affrontando l’annosa tematica della violenza, cercando delle vie che possano portare all’eradicazione di questo fenomeno che vede il triste primato della nostra regione".
Un’Associazione quella vissuta da D’Anna dalle sembianze di una famiglia, dove il capo, ovvero il presidente Nicchi, è simile al buon padre sempre presente per i suoi figli; e una famiglia unita si vede anche nell’abbigliamento: "stiamo tentando di avere la maggior uniformità possibile per quel che riguarda le divise, dalla serie A fino ai giovanissimi; oltre a questo stiamo lavorando per ottenere maggior materiale tecnico per i ragazzi". Ci spostiamo per un attimo sul piano personale e ripercorriamo insieme a D’Anna le tappe della sua decennale carriera: "da quando ho iniziato a fare l’arbitro ho avuto la fortuna di fare tutto, prima per la mia sezione, e poi a livello regionale; naturalmente ognuno dei ruoli ha la sua importanza, ma uno di quelli che ricordo con maggior piacere è senz’altro quello di Delegato Tecnico (la funzione antesignana dell’odierno Organo Tecnico), per la mia Sezione, quella di Acireale; e, ricordo, che ero il più giovane, mentre, qui a Messina, c’era un certo Mico Mazzotta, una vera e propria istituzione, insieme al Cavaliere Rizzo, dell’arbitraggio siciliano. Un altro momento importante della mia carriera è stato senz’altro quello dell’elezione nel 2000 alla presidenza della Sezione di Acireale, primo nella storia, dalla reintroduzione del metodo elettivo. Il 2009 poi è stato un anno dal sapore agrodolce con il primo tentativo fallito al Comitato Nazionale, ma con la gioia della nomina alla presidenza del CRA Sicilia". Una storia densa di momenti da ricordare, vissuti mettendo davanti a tutto e tutti quello spirito di appartenenza che fa grande la realtà arbitrale italiana: "L’essere arbitro è un qualcosa che rende uguali persone di epoche diverse, che mette a confronto ragazzi e uomini delle più disparate estrazioni sociali; nell’odierna società un’Associazione come la nostra è un collante fenomenale per i rapporti interpersonali, non è un caso che molti che lasciano presto vengono presi dalla nostalgia della divisa". Prima di congedare il nostro interlocutore gli chiediamo quale sia la sua speranza per questa nuova stagione: "Naturalmente spero che la Sicilia possa man mano recuperare le posizioni perdute, e Messina sta facendo da apripista in questo senso. Presto vogliamo vedere un altro fischietto in CAN A per rinvigorire i fasti di un tempo". Chiudiamo questa lunga chiacchierata con la sensazione di aver carpito la vera essenza del nostro mestiere: la passione. Partire da una sezione e arrivare in cima all’Italia, restando al servizio dei propri colleghi. Sì, essere arbitri significa anche questo.
Valerio Villano Barbato