Menu principale:
Anche il raduno OTS volge alla fine e dopo la tre giorni di test atletici e riunioni abbiamo pensato che un'impressione dall'interno fosse sicuramente la più idonea a descrivere il clima e le sensazioni che hanno accompagnato gli arbitri sezionali durante questo "impegno"... a due di loro abbiamo chiesto di esternare le impressioni facendo un bilancio complessivo... pubblichiamo anche le foto della tre giorni e le schede dei partecipanti al raduno!
Il raduno visto da Marco D'Amico
Appuntamento sul Viale della Libertà per prendere il traghetto, tutti sorridenti e clima da primo giorno di scuola. Un po’ d’ansia negli sguardi degli arbitri dell’«ultimo corso», tranquilli invece i colleghi veterani sapendo già a cosa andranno incontro.
Meta prefissata: Melia di Scilla, dove andremo ad alloggiare all’hotel “Villaggio del Pino». Posto attrezzato per qualsiasi sport, soprattutto per il calcio, sono molte, infatti, le società che scelgono questa località per i loro raduni.
Arrivati, posiamo le valige nelle camere, ci rilassiamo un attimo, pronti alla prima riunione di accoglienza, dove il Presidente e i suoi collaboratori ci spiegheranno tutte le attività che andremo a svolgere durante il raduno.
Il programma prevede una lunga lista di riunioni di vario tipo, delle lezioni pratiche sul terreno di gioco e, infine, la prova che più ci ha impegnato: i questionari sulle regole di gioco.
Durante questi giorni ho sentito parlare molto sul mondo arbitrale; si sono passati la parola il Presidente Orazio Postorino, il Vicepresidente Alfredo Basile, ed altre figure importanti della Sezione di Messina: Massimiliano Lo Giudice ed Enzo Meli, ognuna di queste persone ha spiegato cos’è per loro un arbitro e le caratteristiche che deve avere. Mi ha colpito molto una frase dell’amico Massimiliano e cioè: «Per diventare un ottimo arbitro bisogna innamorarsi di questo mondo, bisogna appassionarsi e cercare di arbitrare il più possibile, non fermandosi mai».
Queste poche parole mi hanno pensare e mi rendo conto di quanto sia piacevole per me essere un arbitro, sono davvero felice di essere entrato in questa comunità così unita e pulita.
Un altro passo importante di questo raduno 2007/08 è stata la riunione finale a cui hanno partecipato molti ospiti, protagonisti del calcio. Persone che vivono per il calcio e danno tutto per cercare di rendere i nostri campionati, anche se di basse categorie, piacevoli.
Sarà un anno impegnativo e faticoso. Non vedo l’ora che si entri nel vivo; per ora ringrazio tutto il Consiglio Direttivo della Sezione di Messina per averci regalato un ottimo raduno.
Il raduno visto da Carlo Restuccia
“Per fare l’arbitro bisogna innamorarsi” è questa la frase che, pronunciata da Massimiliano Lo Giudice, forse più di tutte rende il senso di questa due giorni calabra.
Un momento formativo di sicuro valore per noi arbitri, un raduno organizzato nei minimi particolari presso l’ormai collaudata struttura “Il Villaggio del Pino” a Melia di Scilla, con ospiti di primo livello come Carmelo Alfieri, “collega” prima che Presidente della Figc di Messina ed Elio Conti Nibali, osservatore alla Can C, solo per citarne alcuni.
Durante le due giornate si sono alternati momenti formativi e momenti di svago, con le partitelle di basket e calcio a farla da padrone…(chissà che da queste ultime non possa giungere un aiuto al nostro caro Aldo Pecora……..).
Nella riunione introduttiva il presidente Postorino coadiuvato dai suoi collaboratori ci ha richiamato a quello che è il nostro ruolo, che richiede sì sacrifici e fatica, ma come ha detto lui stesso “l’Aia è un valore aggiunto nella nostra vita”; è necessario e indispensabile quindi avere passione, entrare nell’ottica di idee che l’arbitraggio, per chi vuole essere Arbitro con la a maiuscola (scusate il gioco di parole), deve essere una priorità.
Utile in special modo per i nuovi arrivati la lezione sul terreno di gioco con le varie prove di spostamento e posizionamento.
Per quanto concerne i risultati dei test atletici è stato riscontrato un generale miglioramento che però non ci deve far pensare di essere arrivati bensì di essere sulla buona strada; si sono svolti poi i colloqui individuali, per alcuni ragazzi i primi, per altri ( si spera) gli ultimi.
Fra momenti di goliardia e di relax si giunge così al culmine del raduno con le due riunioni che hanno visto come protagonisti rispettivamente Carmelo Alfieri, con una riflessione a 360 gradi sulla prestazione arbitrale, ed Elio Conti Nibali che, attraverso un intervento appassionato, partito dalla valutazione dei risultati dei quiz, ha fatto un discorso su problematiche regolamentari il cui “messaggio” è stato: fate le cose semplici. Dessert conclusivo l’intervento di Enzo Meli, che riprendendo il passaggio di Elio in cui affermava l’estrema logicità del Regolamento ha cercato di analizzarne alcuni punti andando per l’appunto per logica; da evidenziare infine il coinvolgimento di noi ragazzi che non abbiamo mancato di stuzzicare Enzo con numeroso domande.
Concludo dicendo brevemente che, per chi come me ha già partecipato ad un raduno, inizialmente c’è sempre il dubbio che ciò che ci si appresta a fare sia l’esatta copia dell’anno precedente, e invece, come spero abbiate avuto il modo di leggere, si trovano sempre elementi di novità, anche piccole cose, che però ti aiutano a crescere. Con ciò mi auguro di aver soddisfatto la vostra sete di sapere, e lancio un grosso “in bocca al lupo” a tutti ed egoisticamente anche a me stesso, per la nuova stagione!!