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MASSIMILIANO LO GIUDICE:
IL NUMERO UNO DEI NUMERI UNO

Uno dei mantra che da un po’ di tempo si sente risuonare tra le stanze della nostra Sezione è: “per fare buoni arbitri ci vogliono buoni dirigenti”. Bene, non è un caso allora che il Numero Uno di via S. Sebastiano sia stato insignito del massimo riconoscimento che un dirigente possa ricevere, il Premio Presidenza AIA quale, appunto, miglior presidente sezionale.
Massimiliano Lo Giudice, da un quinquennio alla guida dei fischietti peloritani, è riuscito così a bissare il premio ottenuto ventiquattro mesi fa, quando venne nominato miglior presidente siciliano. Ma cosa ne pensa il “pluripremiato” presidente di questo ennesimo “titulo”? “E’ stato un riconoscimento sicuramente inaspettato, frutto del grande lavoro svolto all’interno della Sezione con il resto del direttivo”. Un riconoscimento meritato, come testimoniato dai numerosi attestati di stima provenienti dai colleghi del resto d’Italia: “nel corso di queste stagioni abbiamo tessuto ottimi rapporti con i nostri amici delle altre Sezioni, grazie ad un’occasione come la riunione annuale dei presidenti, utile per creare legami ed amicizie, ed ai tornei estivi, occasioni dove si celebra il vero spirito associativo dell’Associazione”. La grande mole di lavoro svolta da Massimiliano ha sicuramente portato Messina ad essere vista in modo diverso nel contesto nazionale: “i colleghi ci riconoscono per lo stile, per la grande qualità dei nostri Associati. Mi piace sempre ricordare come negli aeroporti, luoghi d’incontro per eccellenza degli arbitri in giro per l’Italia, i nostri si riconoscano sempre per eleganza e sobrietà”.
Un percorso lungo, che parte da lontano, e che ha trovato nell’attuale gruppo dirigenziale perfetta espressione: “la nostra Sezione è cresciuta passo dopo passo; abbiamo formato un team forte, un gruppo di dirigenti nazionali molto presenti anche tra e con i ragazzi; essere un buon dirigente non è facile, ma per farlo bisogna avere una visione a tutto tondo, lontana da qualunque utile personalistico. L’importante è scegliere sempre nell’interesse del collettivo”. Quello che adesso parla da vero leader è un ragazzo che tanto tempo fa fece il suo primo timido passo all’interno di un mondo diventato presto casa sua: “questo sarà il mio trentunesimo anno di tessera. Durante questo lungo percorso ho incontrato tante persone che mi hanno aiutato a crescere. Sono tanti i ricordi che porterò con me per sempre, ma se devo scegliere forse quello che mi inorgoglisce di più è senz’altro il momento in cui mi venne proposto di fare il presidente. Significava che avevo fatto davvero un bel pezzo di strada”. E adesso quale sarà il prossimo passo? “E’ difficile dirlo, anche perché io lontano dalla mia Sezione non riesco a vedermi, ma se arrivasse una richiesta, una proposta, per il bene della stessa potrei accettare”. Prima di lasciare il nostro, che ci tiene a ricordare come questa sia la prima intervista della sua presidenza, un pensiero per i vincitori morali di questo premio: “questo premio voglio condividerlo con i ragazzi che ogni giorno popolano la Sezione, senza di loro il nostro sarebbe un lavoro sicuramente inutile. Proprio in quest’ottica l’unico obiettivo che posso pormi è quello di continuare a lavorare per portare ancora più in alto il nome di Messina e dei suoi Associati”. Parola di Numero Uno.

Valerio Villano Barbato

 
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