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Arbitraggio e formazione. Un binomio mai troppo enfatizzato, nonostante un momento come l’odierno di altissima specializzazione della figura arbitrale italiana.
Non è un caso, dunque, che la metodologia di allenamento dei direttori di gara diventi argomento per una validissima tesi di laurea con cui il nostro Marino Rinaldi, arbitro nei ruoli del CRA Sicilia, ha conseguito la laurea in Scienze Motorie, Sport e Salute presso l’Università degli Studi di Messina, presentando un lavoro dal titolo “La preparazione atletica dell’arbitro di calcio”.
La discussione, che ha catturato l’attenzione della Commissione presieduta dal Direttore del corso, prof. Ludovico Magaudda e composta tra gli altri dal collega Roland Herberg, ha toccato tematiche quali la preparazione precampionato dei direttori di gara, le varie tipologie e metodiche di allenamento, per finire con dei cenni sulla corretta alimentazione degli “atleti tra gli atleti”.
L’ottimo lavoro di Marino ha posto l’accento sulla parte nascosta dell’enorme "iceberg" rappresentato dall’attività arbitrale: la punta visibile della direzione settimanale non è che una piccola percentuale rispetto alla maggioranza della mole di lavoro compiuta in precedenza, fatta di sacrifici e fatica, e finalizzata alla ricerca costante della perfezione.
La "buona sorte" ha voluto che, nella stessa sessione, un altro nostro arbitro regionale abbia potuto cingersi il capo con l'alloro: discutendo la propria tesi sulle "Modificazioni muscolari indotte dall'esercizio nelle gare di lunga distanza", infatti, anche Alfredo Iannello è stato proclamato dottore in Scienze Motorie.
A Marino e Alfredo i complimenti e gli auguri per una carriera sportiva e lavorativa, sempre ricca di soddisfazioni.
Valerio Villano Barbato