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Archivio > News > Stagione201415
Donare è vita: una riunione davvero straordinaria

È stata una riunione particolare ed inedita, quella che si è svolta nei nostri locali sezionali venerdì 20 febbraio. "Una riunione particolare, senza tematiche tecniche", come ha detto in apertura il Presidente, presentando gli ospiti della serata: il dott. Francesco Puliatti, coordinatore locale donazione organi e i cardiologi Marco Cerrito, Francesco De Luca e Giuseppe Picciolo.
Insieme a loro Gaetano Alessandro, nostro ex-collega e fondatore dell'associazione "Donare è vita - Corrado Lazzara" e la signora Sonia Russo, moglie dello stesso Corrado, che lo scorso 6 maggio ha “regalato” una nuova vita a Gaetano, donandogli il suo cuore.
Con visibile emozione sul suo viso, è proprio Gaetano a prendere la parola per primo, raccontando la sua esperienza: "Il mio problema al cuore è nato da un'influenza andata male che ha poi colpito la membrana cardiaca. Ho così scoperto quasi per caso di avere una grave cardiopatia. Mio fratello doveva andare a fare un elettrocardiogramma e, accompagnandolo, ho deciso di farlo anche io. Poi il lungo calvario, fino a quando un “angelo custode” mi ha donato il cuore. Da allora la mia intenzione di far nascere l'associazione “Donare è vita”, per iniziare a far capire alle persone l’importanza della donazione”.
Arriva dunque il momento degli interventi "tecnici", con i nostri medici che ci informano sui problemi che possono colpire il cuore. Il primo è il cardiologo Marco Cerrito, che spiega come la cardiopatia ischemica sia la prima causa di morte al mondo: "è più comune fra gli adulti-anziani, ma mi è capitato anche di fare angioplastiche a ragazzi di 21 anni". Fra le cause, come è noto, una delle più dannose è il fumo. Fra i sintomi più comuni, invece, vi è la percezione di dolore quando si compie uno sforzo.
Il dott. Giuseppe Picciolo ha invece parlato di "morte cardiaca improvvisa", argomento che riguarda da vicino lo sport perché ricorda alcuni tristi episodi di calciatori deceduti sul terreno di gioco proprio per un arresto cardiaco improvviso, come il camerunense Foe o l'italiano Piermario Morosini. In pazienti “apparentemente” sani, come nel caso dei due calciatori citati, le cause possono essere relative a malattie genetiche e/o cardiopatie genetiche.
Ma cosa si può fare se qualcuno ha un malore relativo ad uno dei problemi cardiac
i suddetti? Ce lo spiega il dott. Francesco De Luca, illustrandoci il procedimento del BLS (Basic Life Support), una tecnica di primo soccorso che comprende la rianimazione cardio-polmonare ed una sequenza di azioni di supporto di base alle funzioni vitali, insieme al BLS/D, che a differenza del Basic Life Support prevede la procedura di defibrillazione. Tali procedure hanno lo scopo di far arrivare il paziente nelle migliori condizioni possibili all'arrivo dei soccorsi. L'ultimo intervento è quello del dott. Francesco Puliatti che ha parlato di morte cerebrale e dell'importanza della donazione degli organi. È infatti possibile donare gli organi, una volta raggiunta la "morte cerebrale", anche se il cuore continua a battere. I numeri sono impietosi: nella nostra regione 678 pazienti sono in attesa di un trapianto. Tanti i pazienti in lista, pochi gli organi disponibili. In Sicilia, inoltre, è in aumento l'opposizione alla donazione degli organi da parte dei parenti dei pazienti clinicamente deceduti. In conclusione, il dott. Puliatti ha evidenziato la differenza fra coma e morte cerebrale: "durante il coma, il cervello funziona, mentre nel secondo caso è irreversibilmente danneggiato. Un paziente in coma, dunque, non può donare gli organi. Per farlo, è necessario accertare, con una lunga procedura, la morte cerebrale".
A chiusura dell’incontro, il Presidente ha ringraziato vivamente gli ospiti, interpretando il sentimento dei presenti, i quali hanno manifestato grande interesse per una riunione che una tantum non ha trattato tematiche arbitrali, ma è stata volta ad informare e sensibilizzare su tematiche tanto importanti.


Simone Intelisano


 
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