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QUIS CUSTODIET CUSTODIES? LA FORMAZIONE DEI FORMATORI
A PIRAINO DUE GIORNI DEDICATI PER L’AGGIORNAMENTO DEGLI OSSERVATORI DI SICILIA E CALABRIA


In un gioco dinamico e veloce come quello del calcio rimanere fermi vuol dire essere tagliati fuori. Per evitare questo pericolo la struttura del "Calanovellamre" di Gliaca di Piraino ha ospitato la due giorni del corso di aggiornamento per osservatori arbitrali di Sicilia e Calabria.
Un evento di portata molto rilevante vista la presenza tra gli altri di Erio Iori, Componente il Comitato Nazionale e Presidente della Commissione esaminatrice, Guido Falca, vice responsabile del Settore Tecnico dell’AIA per la macro area nord e Lorenzo Ferrandini, componente del Settore Tecnico – area Formazione e Perfezionamento.
A fare gli onori di casa il Presidente del CRA Sicilia Raciti, assieme al componente e responsabile per gli osservatori siciliani Orazio Postorino e al vice Presidente del CRA Calabria Valerio Caroleo, e i "vertici" della sezione di Messina, che ha fornito al supporto logistico per lo stage, Massimiliano Lo Giudice e Santino Morabito.
Sebbene percepiti spesso come dei censori, gli osservatori arbitrali svolgono un ruolo fondamentale, che, come sottolineato da Iori, deve essere riportato al centro della vita dell’Associazione: per svolgere al meglio il loro compito però, è necessario un continuo e costante aggiornamento, sia sulle regole, sia sulle nuove dinamiche arbitro-giocatore, sia, soprattutto, sulla visione del gioco del calcio nella sua globalità.
Proprio per approfondire al meglio le tematiche di varia natura provenienti dal variegato mondo del rettangolo verde, il corso ha vissuto di vari momenti: teoria, didattica e, ovviamente, campo.
Durante le lezioni dei prestigiosi docenti presenti, sul modo di essere "Osservatori", in particolare, è stato posto l’accento sull’importanza del colloquio con l’arbitro, o con la terna, a fine partita, momento decisivo per la formazione e la crescita dei direttori di gara: a differenza di quanto avveniva qualche anno fa, l’osservatore che entra nello spogliatoio non deve pretendere di esibirsi in un monologo, spesso autoritario e auto-referenziale, ma, al contrario, deve essere in grado di sostenere un dialogo, in modo da evidenziare le pecche, sottolineando al tempo stesso i punti di forza della direzione, in uno scambio reciprocamente produttivo con i colleghi.
Dopo i sempre temuti test regolamentari, superati dai presenti (per Messina i colleghi Emanuele Gambale e Giovanni Quartarone), tutti in tribuna per la parte più importante e caratterizzante del lavoro di un Osservatore: la Visionatura.
Per l’occasione, gara di Seconda Categoria tra Polisportiva Gioiosa e Nuova Rinascita Patti, affidata al  "nostro" Benito Saccà. La prestazione del giovane fischietto peloritano è passata sotto l’attento vaglio del nutrito gruppo di osservatori, che, una volta terminata la gara, ha mosso i propri appunti sugli episodi salienti in modo da spingere il già ottimo Benito a migliorarsi sempre di più.
Chiusa questa intensa esperienza, sicuramente ogni partecipante tornerà alla propria sezione di appartenenza con un qualcosa in più, la certezza di svolgere un lavoro fondamentale per il progresso dell’Associazione. Fin dai tempi remoti essere Osservatori è un compito che richiede la massima dose di correttezza e dedizione; oggi, portare avanti valori come questi in uno sport come il nostro, equivale ad essere buoni formatori prima ancora che ottimi "giudicanti". Solo occhi attenti, e privi di qualsivoglia "benda", potranno scovare oggi i talenti di domani.

Valerio Villano Barbato


 
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