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VELOCITA'
Una capacità motoria dipendente essenzialmente dal sistema neuromuscolare visto che richiede una totale partecipazione emotiva ed una straordinaria concentrazione di tipo nervoso.
Questa qualità, che permette un'altissima rapidità di contrazione e decontrazione volontaria dei muscoli, deve essere sviluppata alla fine della seduta.
Lo stimolo dell'esercizio deve essere breve (non superare i 10 secondi), appunto perché la velocità incrementa solo quando si mantengono valori massimali di esecuzione. Per esempio nei 100 metri piani, lo spazio in cui si mantiene costante la velocità massimale è costituito dai 40 metri successivi ai primi 30 metri dopo la partenza. Il metodo più considerato è quello dello sprint-training. Si tratta di sequenze rapide, di distanze percorse in velocità, con pause molto lunghe tra le ripetizioni; la lunghezza però non deve essere tale da interrompere l'eccitazione del sistema nervoso, cioè al massimo 6 minuti con 10 ripetizioni ogni seduta. Generalmente si consiglia di collocare le esercitazioni come questa nella giornata di venerdì, all'interno del microciclo di lavoro settimanale insieme con corsa avanti e indietro, sul fianco e con rapide variazioni di direzione.
Altre possibili proposte di allenamento sono le seguenti:
  • Distanze brevi: Servono in particolare a migliorare le capacità di accelerazione. Si eseguono su distanze dai 10 ai 30 metri in piano. L'impegno deve essere massimo e il recupero quasi completo. Alla partenza le gambe dovranno essere leggermente piegate e il busto flesso in avanti.
  • Distanze medie: Le distanze vanno dai 30 ai 50 metri; l'impegno è massimo e il recupero completo. Il loro scopo è quello di aumentare la velocità di punta e migliorare la tecnica di corsa ad alte velocità.
  • Variazioni di velocità: Sulla distanza dei 60 metri si eseguono 10 passi di corsa in allungo e 10 passi veloci con impegno massimale. Sono utili per abituare a cambiare ritmo di corsa in movimento. Per una migliore accelerazione è meglio spostare il busto leggermente in avanti.
Le esercitazioni per lo sviluppo della velocità sono a carico naturale. Si consigliano anche: a) brevi tratti di corsa in salita; b) scatti sui 20 metri con recupero tra le prove da 4' a 6'; c) corsa frenata d) corsa in discesa con pendenza del 3%.

RESISTENZA ALLA VELOCITA'

Durante la gara, le frequenti accelerazioni sono spesso intervallate da brevi periodi in cui l'impegno è ridotto, ma che non consentono di recuperare sufficientemente; nonostante questo, però, le situazioni di gioco richiedono che la velocità non cali di molto.
La capacità di compiere lavoro a velocità massime (o vicino ad esse) senza che la fatica (muscolare o nervosa) determini una riduzione significativa dell'attività è chiamata "resistenza alla velocità".
L'allenamento dovrà essere rivolto principalmente a minimizzare gli effetti di accumulo di acido lattico. Si possono utilizzare distanze brevi nelle quali la velocità si avvicina al massimo o distanze più lunghe nelle quali si mantiene sub-massimale; il recupero è mantenuto incompleto.

  • Distanze brevi: si eseguono in va e torna (a navetta), percorrendo di corsa, con il massimo impegno, lo stesso tratto in andata e ritorno, una o più volte.Si consiglia di eseguire le prove sui 20 m in serie di ripetizioni, con un recupero di un 1' tra le ripetizioni e 4'-5' tra le serie. Una variante più intensa consiste nel dividere la distanza a metà: viene percorso in va e torna il tratto più breve e, poi, di seguito, allo stesso modo, la distanza maggiore; in totale a ogni ripetizione si percorrono 60 m.
  • Distanze lunghe: i tratti vanno dai 120 ai 150 m: l'impegno deve essere sub-massimale; il recupero è di 2'-3'. Possono essere combinate in vario modo utilizzando distanze diverse, per esempio 3 x 150 m, oppure 3 x 120 m, o anche 150 m + 120 m + 150 m + 120 m. La resistenza alla velocità può anche essere sviluppata, ad esempio, da un lavoro di prove ripetute sui 50 m alla massima velocità, svolte in giorni diversi da quelli dedicati allo sprint; tra una ripetizione e l'altra è bene osservare un recupero anche di 2' con serie composte di 5 ripetizioni l'una e pause di recupero di 10' tra una serie e l'altra. Due giorni alla settimana saranno dedicati anche alla corsa variata per la potenza aerobica. Nella prima settimana del periodo preparatorio, invece, è bene proporre degli esercizi di sprint sulle distanze dai 30 ai 40 m per due giorni consecutivi e per tre volte, a giorni alterni; nelle due settimane successive invece 3 serie di 10 ripetizioni ciascuna con recupero di 10' tra le serie e un recupero adeguato tra le ripetizioni.
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