Con questa iniziativa, il Dipartimento di Formazione e Ricerca si
è proposto la finalità di fornire il maggior
numero possibile di indicazioni per un corretto approccio
all'attività arbitrale. Si è voluto ampliare il
panorama di prescrizioni, consigli e suggerimenti, basandosi sui canoni
della scuola arbitrale messinese, con l'intento di curare sempre
più compiutamente la formazione dei direttori di gara. In
tale ottica, questa guida si propone come un "sussidiario" per arbitri
da cui poter estrapolare elementi utili sia per chi si appresta ad
iniziare l'attività, ed ha quindi necessità di
essere instradato, sia per chi già da tempo l' ha
intrapresa, e desidera comunque avere un punto di riferimento per le
diverse problematiche che possono presentarsi. Soltanto l'uso e le
osservazioni che si spera giungeranno dai lettori potranno dire se
è stato raggiunto l'obiettivo di farne uno strumento
sufficientemente efficace, chiaro e tale da stimolare ulteriori
approfondimenti e discussioni.
L'arbitro perfetto non esiste,
come non esiste la perfezione in nessun campo della vita. Alla perfezione, però, ci si
può avvicinare o, quantomeno, ci si deve tendere. In questo
senso, conservano tutta la loro validità le 10
caratteristiche che dovrebbe possedere il direttore di gara ideale e
che vengono proposte come obiettivo cui mirare... detto questo...
- Perfetto è l'arbitro che...
- Si presenta alla
partita da dirigere fisicamente e tecnicamente preparato;
- Pur essendo di poche
parole, tratta tutti con cortesia;
- Da
ai suoi asssistenti poche e chiare disposizioni assicurandosi di esere
stato ben compreso;
- Durante
la
gara segue da vicino lo svolgimento del gioco ed interviene prontamente
allorchè le esigenze del regolamento lo richiedono;
- Controlla
scrupolosamente e prende nota esattamente nel suo taccuino di tutto
ciò che che dovrà formare oggetto nel rapporto di
gara;ù
- Cerca
di non farsi mai notare, adoperandosi al contrario, per passare
inosservato;
- Fa
il possibile per ottenere da se stesso una prestazione ottimale per
tutta la durata della gara;
- Ultimata
la partita è cortese ma riservato con coloro - e sono sempre
troppi - che affollano il suo spogliatoio;
- Rientrando
a casa redige il rapporto di gara con scrupolosa
obiettività, senza rancori nè debolezze;
- Tiene
presente in ogni momento che, facendo parte di una comunità,
tutto ciò che lo svilisce, svilisce l'intera
comunità cui
appartiene;
- I cinque requisiti per
un arbitro di pregio...
- Conoscenza dei diritti e dei doveri associativi
- Conoscenza teorica e pratica del
regolamento
- Conoscenza
ed interpretazione dell'evento sportivo
- Capacità
gestionale e visione d'insieme
- Vivere in gruppo per capire ed agire in
solitudine