... A
SERVIZIO DI UNA PASSIONE COMUNE...
Quando alcuni colleghi con i
quali collaboro da anni alla direzione delle attività di
questa Sezione, mi hanno proposto la candidatura alla
Presidenza, pur consapevole delle responsabilità che
comporta tale incarico, ancor più grandi quando si raccoglie
l’eredità di presidenze prestigiose come quelle che si sono
susseguite nella nostra Sezione, ho accettato senza indugio
mosso unicamente dal fortissimo senso di appartenenza
all’Associazione e dalla sconfinata passione per
l’arbitraggio, rimasta immutata da quando nel lontano 1986
entrai timidamente nei locali sezionali per iscrivermi al
corso.
All’interno di questa
Sezione mi sono formato prima come arbitro e poi come
dirigente,
completando un percorso di crescita umana per la quale sarò
sempre grato a questa Associazione. Allo stesso modo, in
questi anni, ho visto tanti ragazzi diventare uomini prima
ancora che arbitri. Ciò ha consolidato in me il concetto di
Sezione come luogo di formazione a 360° gradi, capace
di esprimere un gruppo dirigente in grado di trasferire
passione, competenza tecnica, ma anche uno stile nei
comportamenti.
Arbitro è sinonimo di
autorevolezza e temperamento, imparzialità nei giudizi ed
equità nelle scelte, rispetto delle regole e sobrietà nei
comportamenti. Qualità apprezzate sul terreno di gioco come
nella vita.
Insistere su tali concetti
ha fatto guadagnare in questi anni alla Sezione di Messina
la stima ed il rispetto dei nostri associati ma, anche,
delle loro famiglie che, spesso ci affidano ragazzi,
poco più che adolescenti, desiderosi di sviluppare, con il
nostro aiuto, qualità fisiche e caratteriali ed una sana
passione per lo sport.
Dobbiamo sentire forte la
responsabilità di questa fiducia e proseguire su questa
strada con ritrovata coesione, forti della ricchezza
tecnica ed umana che la Sezione di Messina ha sempre saputo
esprimere. A questa ricchezza attingerò per rilanciare
l’attività sezionale, chiedendo un contributo sia ai
colleghi di lungo corso, sia ai più giovani che da poco
hanno esaurito la loro esperienza arbitrale agli organi
nazionali e superando ogni schieramento, frutto di
differenti sensibilità e di opinioni egualmente legittime.
Oggi,
questo passaggio elettorale si consumerà e da domani
saremo TUTTI chiamati a collaborare per il bene della
Sezione.
Sarà essenziale mettere in
campo le migliori energie umane di cui disponiamo: mi
riferisco alle persone che, per essere artefici del progetto
dovranno mostrare volontà, disponibilità capacità e spirito
di servizio.
A chiunque sarà animato da
questi intendimenti, le porte della collaborazione saranno
sempre aperte.
Ai due Vice-Presidenti,
già individuati nei colleghi Giovanni Aveni e Santino
Morabito, saranno
affiancate tutte le migliori risorse di questa Sezione, per
la composizione di un team di lavoro che ci consenta di
vedere nel prossimo quadriennio olimpico, il nostro lavoro
ricompensato da grandi soddisfazioni.
Un quadriennio che dovrà
vedere la
Sezione di Messina protagonista nel rilancio della classe
arbitrale regionale.
Coltivando la felice
intuizione del Presidente D’Anna che sin dal giorno del suo
insediamento ha parlato di “Sezione Sicilia”,
opereremo per avere piena cittadinanza e partecipazione nel
processo di crescita del movimento arbitrale siciliano che
deve, in fretta, riguadagnare gli antichi fasti.
Abbiamo sempre trasferito
ai nostri arbitri il rispetto dei ruoli istituzionali e così
continuerà ad essere.
Il CRA troverà, come sempre,
nella Sezione di Messina un interlocutore attento e leale,
rispettoso degli indirizzi tecnici ed associativi ma,
soprattutto, un sicuro punto di riferimento territoriale
caratterizzato dalla presenza di una grande scuola
arbitrale.
Fatte queste considerazioni,
vorrei illustrare brevemente i punti salienti del programma
che, con l’aiuto di tutti voi, vorrei realizzare nei
prossimi quattro anni.
Come avrete capito la mia
parola d’ordine è FORMAZIONE.
Formare Arbitri,
Assistenti, Osservatori, Dirigenti e Associati.
Questo sarà il nucleo
centrale del nostro operato. A partire dalla predisposizione
di un calendario di riunioni tecniche di alto profilo che
vedrà la presenza di ospiti di grande prestigio, con alcuni
dei quali abbiamo già gettato le basi per la loro
partecipazione il terzo venerdì del mese e spazio alle
migliori risorse per l’approfondimento di aspetti
regolamentari ed associativi.
Lo stesso criterio
adotteremo nello svolgimento dei corsi riservati ai nuovi
arbitri, sfruttando competenze e disponibilità dei colleghi
desiderosi di mettere a disposizione dei più giovani il now
how acquisito in tanti anni di attività.
Ma prima ancora,
l’attenzione va rivolta all’individuazione di metodiche di
reclutamento che garantiscano materiale umano adeguato ad
impostare un proficuo lavoro di formazione-selezione.
Un’iniziativa importante è
già stata avviata con ottimi frutti lo scorso anno quando,
chi vi parla assieme ad altri colleghi, è andato di scuola
in scuola ad invogliare ragazzi e ragazze ad avvicinarsi
all’Associazione Italiana Arbitri. L’idea di fondo è che già
dal prossimo autunno, la Sezione di Messina, utilizzando
anche gli accordi in tal senso stipulati fra l’AIA centrale
ed il Ministero della Ricerca e Formazione, diventi un
soggetto accreditato presso tutti gli istituti superiori
della nostra città. Norme di funzionamento che impongono
carriere sempre più rapide fanno degli studenti i
destinatari principali dell’attività di reclutamento. Sta
alle nostre capacità portare nelle scuole non soltanto la
prospettiva della realizzazione di un sogno ma, soprattutto,
progettualità da spendere all’interno di un’offerta
formativa più ampia nella quale l’AIA può giocare un ruolo
importante.
Seguire la crescita di
ciascun arbitro senza lasciare nulla al caso, anzi curando
nei dettagli la formazione tecnica ed atletica.
In quest’ottica è mia
intenzione avviare anche a livello sezionale il progetto
Talent e mentor. Chiederemo la
disponibilità ai colleghi di maggiore esperienza ad
affiancare alcuni giovani arbitri, appositamente
selezionati, nel percorso che dal settore giovanile li
condurrà a dirigere nei campionati dilettantistici.
L’attività di tutoraggio si tradurrà nel puntuale
aggiornamento dell’O.T. circa i progressi del mentor e le
eventuali criticità perduranti con l’obiettivo di
intervenire con maggiore cognizione di causa e specificità
ma, anche, di dare piena consapevolezza agli arbitri di
essere patrimonio da valorizzare della Sezione.
Sotto il profilo atletico
l’obiettivo che mi prefiggo è la costituzione di un polo
di allenamento idoneo a seguire ed indirizzare specifiche
metodiche di allenamento sia per gli arbitri che per gli
assistenti che sia un reale punto di riferimento per
tutta la provincia. Il raggiungimento di questo obiettivo
passa dall’individuazione di un’idonea struttura sportiva in
grado di soddisfare le esigenze, di livello sempre
crescente, dei nostri ragazzi. Preso atto delle difficoltà
che i nostri arbitri incontrano nell’utilizzo degli impianti
Comunali, sono state già avviate le trattative per una
convenzione con Unimesport, per l’utilizzo degli impianti
della cittadella universitaria dell’Annunziata. Il
raggiungimento di tale accordo potrebbe avere risvolti di
carattere associativo più ampi tali da beneficiarne tutti
gli associati e le loro famiglie.
Siamo consapevoli che la
crescita dei nostri arbitri passa principalmente da
un’attenta e rigorosa qualificazione del gruppo osservatori.
Con i nostri osservatori
saremo incalzanti nel sollecitare impegno nello svolgimento
della funzione e costante aggiornamento.
Avvieremo un programma
sperimentale di incontri, preceduti da visionature
collettive alla presenza dell’O.T. e finalizzati
all’approfondimento della stesura del rapporto, alla
valutazione della conoscenza del regolamento, all’analisi
delle metodologie di approccio nel colloquio di fine gara.
L’obiettivo è formare un pool di osservatori estremamente
qualificati che condividano le tecniche di valutazione delle
prestazioni arbitrali, che siano capaci di focalizzarne gli
eventi critici e trasferire agli arbitri i giusti elementi
di analisi.
Insomma, un codice comune
per un comune obiettivo.
Chi ben comincia è a metà
dell’opera..... Lo stage di inizio stagione è un passaggio
fondamentale nella crescita di un arbitro. Da alcuni anni
ormai l’appuntamento a Melia di Scilla costituisce
un’esperienza formativa di alto livello per i nostri
ragazzi. L’idoneità della struttura, la cornice suggestiva,
la consapevolezza dei risultati raggiunti ci deve spingere
ad implementare questa esperienza portando a tre i giorni di
permanenza in ritiro in modo da dedicare più tempo alla
parte atletico-tattica ed alle metodiche di allenamento.
Sarà mio impegno attivare una rete di rapporti con il
tessuto economico della città che ci consenta di raggiungere
questo obiettivo senza aggravio di spesa per i nostri
associati.
In tale ottica, unitamente
alla oculata amministrazione delle risorse economiche da
sempre operata, cercheremo di convogliare ancor più la
maggior parte delle disponibilità sulle iniziative
formative, riducendo al massimo le spese di gestione,
ricorrendo ai moderni strumenti informatici e tecnologici
per abbattere il più possibile i costi.
Ovviamente la formazione di
arbitri ed assistenti non si esaurisce con il raduno
pre-campionato. Daremo continuità a quanto sperimentato
nella stagione appena conclusa. Le riunioni tecniche del
venerdì prenderanno spunto dalle prestazioni dei nostri
colleghi OTS le cui gare verranno riprese e proiettate nei
locali sezionali. Partiremo dai nostri errori, da
casistica vera, dalla condivisione delle nostre esperienze
per migliorarci come singoli e come gruppo.
Medesima attenzione va
dedicata agli assistenti
arbitrali, la cui funzione è resa sempre più difficile
dall’evolversi del gioco. Puntiamo ad un programma di
riunioni tecniche specifiche che dedichi particolare
attenzione alla cura dell’aspetto psico-fisico.
L’evoluzione del movimento
dilettantistico del pianeta calcio parla chiaramente in
direzione di una crescita esponenziale negli ultimi anni
del fenomeno del Calcio a 5. Ciò ci deve indurre ad
investire più tempo e più risorse nella formazione degli
arbitri impegnati in questo settore.
L’obiettivo è di
implementare del 50% il corpo arbitri e proseguire nel solco
dell’ottimo lavoro tracciato dal collega Lippolis attraverso
puntuali tappe di studio ed approfondimento del regolamento.
Non voglio trascurare
l’aspetto più squisitamente ricreativo
della nostra Associazione. Mettere a disposizione degli
associati momenti di aggregazione, condivisione di servizi e
socializzazione di esperienze sono parte integrante del
nostro ruolo dirigenziale. Per questo motivo è mia
intenzione mantenere i tradizionali appuntamenti della
befana degli arbitri e della cena sociale natalizia.
All’interno di quest’ultima, mi piacerebbe introdurre a
partire dalla prossima stagione un riconoscimento a tutti
gli associati che hanno raggiunto traguardi di categoria
superiore, non solo riservati agli organi tecnici nazionali.
Ci sono, inoltre, alcuni nuovi progetti che vorrei vedere
realizzati nei prossimi anni. Primo fra tutti, la
pubblicazione di un libro per celebrare gli ottanta anni
dalla fondazione della Sezione Arbitri di Messina. Sarà
una raccolta di memorie dei trascorsi di questa Sezione per
testimoniare ai nostri associati più giovani ed alla città
tutta il prestigio di una storia che ci impegniamo a non far
tramontare. Si avverte, inoltre, la necessità di dotare
il salone sezionale di una moderna ed efficiente postazione
multimediale. La conoscenza, lo scambio di informazioni,
la circolazione di notizie, materiale didattico e, persino,
documentazione tecnico-associativa passa attraverso la rete.
Il nostro ruolo ci impone di stare al passo coi tempi anche
con la dotazione tecnica nell’ottica di offrire ai nostri
associati servizi e strumenti sempre più efficaci.
Consentitemi ancora un passaggio dedicato alla
rappresentativa calcistica sezionale che, grazie ai
numerosi successi ottenuti in giro per l’Italia ma
soprattutto ad uno stile esportato in ogni sede ed ogni
circostanza, è divenuta un vanto ed un esempio nel panorama
nazionale. Sono stato insieme a questi ragazzi protagonisti
di tante “battaglie” e posso affermare che in questi anni la
“squadra” è stata un formidabile strumento di sana
aggregazione, un modo leggero ma incisivo per consolidare un
gruppo e coinvolgere Associati.
Questo “GRUPPO”,
fortemente voluto e sempre sostenuto dal mio predecessore,
ha certamente rappresentato in questi anni il valore
aggiunto del nostro stare insieme.
Negli ultimi anni, poi, le
capacità organizzative di questo gruppo hanno superato i
confini nazionali marcando la partecipazione al torneo di
Praga che rimarrà un’esperienza indelebile. Ma siamo pronti
a lavorare per ulteriori traguardi e l’obiettivo che
dobbiamo darci e quello di organizzare, entro il prossimo
quadriennio olimpico, una spedizione che ci veda
protagonisti oltreoceano, magari in terra sudamericana così
cara allo sport che tutti ci appassiona.
Prima di avviarmi alla
conclusione, sento il dovere di soffermarmi brevemente
sull’annosa problematica della violenza, che purtroppo vede
la Sicilia al secondo posto della deprecabile classifica
relativa alle aggressioni nei confronti degli Ufficiali di
gara.
È assai triste rilevare che
neppure le norme più severe, sollecitate a gran voce dal
Presidente Nazionale Nicchi ed approvate dal Consiglio
Federale della FIGC lo scorso settembre, siano riuscite a
contenere questo fenomeno negativo ed intollerabile, che
vede sempre più spesso tra gli autori, calciatori,
allenatori e dirigenti.
Nel condannare con fermezza
ogni genere di antisportività’ in campo e fuori, desidero
assicurare che il mio impegno sarà’ massimo e non si
limiterà ad esprimere solidarietà alle sfortunate vittime di
questi incresciosi fatti, ma cercherà di garantire la
maggiore tutela possibile, anche legale ove occorra,
intraprendendo ogni iniziativa attuabile, nell’assoluto
rispetto che il nostro status ci impone, consapevole anche
dell’attenzione massima che, mai come in questi ultimi
anni, tutta l’Associazione sta riservando al deprecabile
fenomeno.
E ancora, facendo fede ad
un ruolo socialmente propositivo nella comunità di
appartenenza che la nostra Associazione, ritengo, possa e
debba avere, la Sezione si farà parte attiva nella
promozione di dibattiti nelle scuole o in altre sedi
pubbliche sul tema della violenza nello sport.
Parlando di Sezione come
soggetto socialmente attivo mi piace, in questa sede,
annunciare la possibilità che si svolga presso i locali
sezionali un corso di primo soccorso, riservato ai nostri
associati, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana. La
figura dell’arbitro si arricchisce di nuove competenze
socialmente utili. Alla violenza gli arbitri rispondono
con la capacità di prestare soccorso.
E parlando di locali
sezionali, rimane fermo l’impegno di proseguire le
difficoltose trattative già avviate con gli Enti Locali per
il reperimento di una adeguata ed idonea sede, che ci
consenta di operare un robusto risparmio sui costi di
locazione, liberando, così, risorse economiche a favore
della attività di formazione di cui vi ho accennato.
Nel concludere consentitemi
di rivolgermi ad Orazio Postorino, il Presidente Orazio
Postorino. Il mio intendimento non è di ringraziarlo,
perché, di norma, i ringraziamenti giungono a conclusione di
un percorso.
Ritengo invece che il
prezioso contributo che Orazio ha dato agli arbitri
messinesi ed all’Associazione sia ben lungi dall’essere
esaurito.
Una figura come Orazio
Postorino rappresenta una risorsa per l’intera Associazione,
che solo per imperdonabile miopia potrebbe privarsi della
collaborazione di un dirigente di tale spessore tecnico ed
umano.
Debbo confidarvi che
l’essere cresciuto come arbitro sotto la sua guida ed
essermi formato al suo fianco come dirigente mi ha dato la
fiducia ed il coraggio di accettare oggi questa sfida.
Vi ringrazio tutti per
l’attenzione concessami e per la fiducia che vorrete
concedermi!
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