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Roland Herberg è stato nominato Componente alla CAN-D.
La nomina, oltre a confermare l’apprezzamento per il lavoro
svolto dalla nostra Organizzazione Sezionale, rappresenta
un importante riconoscimento alle indiscusse capacità e
qualità del collega ed amico di tutti, Roland Herberg.
Riconoscimenti che vanno molto al di là del nostro ambito
Sezionale, grazie alla stima ed alla simpatia che ha sempre saputo
creare intorno a se, e che consentiranno a Roland di offrire
un importante contributo alla crescita degli Arbitri della CAN-D.
Siamo certi che saprà trasferire nel suo prossimo impegno,
lo stesso entusiasmo e la stessa professionalità che fino ad
oggi hanno sempre caratterizzato la sua attività tecnica
ed associativa.
A Roland, i complimenti di tutti noi e l’augurio di Buon lavoro.
Dal Presidente riceviamo e pubblichiamo:
Cari colleghi, la nomina di Roland a Componente la CAN-D, mi riempie di gioia e mi suggerisce tre brevi ed istantanee riflessioni:
La prima riguarda Roland:
dismesso dalla CAN dopo solo tre stagioni e otto gare di
serie A dirette, a toni bassi e fuori dalle luci dei riflettori ha
iniziato il suo nuovo corso senza mai rivendicare alcunché, ma
partecipando ed offrendo, come è solito fare, collaborazione e
disponibilità a tutti coloro che in lui hanno sempre trovato un
riferimento certo e che da lui hanno sempre ricevuto motivazioni e
suggerimenti. Un esempio per tutti!
L’altra riguarda la Sezione:
se riusciamo ancora a spendere la
credibilità che in questi anni abbiamo sempre cercato di
accrescere e difendere, questo si deve all’impegno mio
personale e di tutti i miei collaboratori,
di improntare sempre ogni nostro
atteggiamento ed ogni nostra scelta, nel più assoluto rispetto
di quei valori che da anni rappresentano i cardini della nostra
Organizzazione sezionale. Una riflessione per tanti!
La terza, ma non certo per ordine d’importanza, riguarda il futuro:
un futuro, al quale guardo con rinnovata
fiducia. Nonostante alcune scelte recenti, che non ci avevano visto
protagonisti, meritocrazia e giusti riconoscimenti non sono stati fin
qui mortificati da logiche oscure e bizantine: L’AIA che vorremmo!
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