ENNA
14/05/2011
Interessante,
formativo, associativo. Questi sarebbero i termini che
utilizzerei se mi chiedessero di descrivere in tre parole il
raduno svoltosi ad Enna.
Con questa iniziativa si è voluta cogliere l’occasione per
aprire i festeggiamenti del centenario della nostra
Associazione, la grande famiglia che dal 1989 ha aperto le
sue porte anche alle donne. E possiamo felicemente affermare
che, nei poco più dei vent’anni trascorsi, il ruolo
femminile all’interno dell’A.I.A. ha avuto modo di
esprimersi con sempre più stabilità.
La giornata è trascorsa in modo piacevole e per nulla
pesante, nonostante l’intensità. Partenza alla buon’ora
insieme alla collega Maria Grazia Cardile ed al nostro
Presidente. Assente Titty Morello, perché fresca di
matrimonio.
Arrivati ad Enna, dopo avere indossato la tuta che il
Comitato Regionale ha donato a tutte le partecipanti, ci
siamo fermate sul campo di atletica, dove alcune colleghe
più esperte hanno ribadito l’importanza di un giusto
allenamento e hanno corretto alcune comuni e ricorrenti
imprecisioni degli esercizi. Al termine ci siamo trasferite
in un’accogliente sala convegni, dove hanno preso la parola
esperti di vari settori: una psicologa, un professore
universitario in scienze motorie e i rappresentanti di vari
organi tecnici e del Settore Tecnico.
Erano presenti, infatti, la collega Laura Scanu, Componente
del Settore tecnico, la collega Incoronata Ricciuto,
Componente il Comitato Regionale del Molise, la collega
Maria Luisa Fecola, Arbitro internazionale di calcio 5. A
queste nostre colleghe si è aggiunto poi il Componente il
Comitato Nazionale Massimo Della Siega, che ha portato il
saluto del Presidente nazionale ed ha sottolineato
l’importanza di questa iniziativa, prima in Italia, e
l’attenzione che l’A.I.A. vuole riservare alla Componente
femminile presente in Associazione..
Interessante, appunto perché si è parlato tanto del nostro
ruolo, delle responsabilità che assumiamo nel momento in cui
entriamo sui terreni di giuoco, della determinazione che
dobbiamo avere nel prendere le decisioni e del modo con cui
relazionarsi con chi, spesso ancora scetticamente, non
ritiene le donne all’altezza dell’impegno preso.
Prima del pranzo il tempo per la consegna, da parte del
nostro Presidente di Sezione, alla collega Maria Luisa
Fecola di una targa a ricordo del suo passaggio ad Arbitro
internazionale di calcio a 5, avvenuto proprio durante
l’anno di permanenza a Messina di Maria Luisa.
Dopo il ricco pranzo, il presidente del C.R.A. Saro D’Anna
ha voluto dare la parola a tutte le colleghe, proprio per
dimostrare come questo fosse un raduno dedicato a noi. Ogni
sezione ha fatto esprimere una rappresentante e poi qualcuna
ha fatto qualche intervento extra. Non sono mancate le
proposte: si parlava di un personal trainer per gli
allenamenti, di un tutor personale per tutta la durata del
primo anno di attività e, più di una volta, si è richiesta
la presenza di donne anche all’interno dei direttivi
sezionali. Questo è stato senza dubbio il momento più
formativo – si è sempre detto che dalle esperienze e dalle
riflessioni altrui si cresce individualmente.
Ciò che più mi ha fatto felice è stato, comunque, il vedere
di essere un bel gruppo di arbitri donne in Sicilia che,
grazie a questa giornata trascorsa insieme, hanno avuto la
possibilità di conoscersi. È stato, dunque, un bellissimo
momento associativo: è rassicurante non sentirsi sole, ma
circondate da altre ragazze che amano l’arbitraggio.
Concludendo, credo che il messaggio che è risultato finale
sia questo: siamo donne e per questo dobbiamo valorizzarci,
ma, cari colleghi, prima di tutto noi siamo arbitri come voi
identificabili attraverso quella divisa, la stessa vostra,
che vestiamo in campo e che abbiamo tatuata nel cuore.
Rosita Janira Caputo |