Relazione Biennale 2008/2010
L’Assemblea
Biennale che si svolge a metà del mandato elettorale,
rappresenta l’opportunità per indicare sommariamente quali
sono stati i momenti salienti di questo periodo, senza però
poter tracciare un consuntivo che rispecchi, in toto, la
realizzazione o meno del programma.
Il
regolamento dell’AIA, lasciando immutata la parte che
prevede lo svolgimento delle Assemblee biennali, fa sì che
queste rappresentino, a metà del mandato elettorale, un
momento di verifica sullo stato di salute delle Sezioni.
L’articolazione nel quadriennio del programma elettorale,
con le sue precise priorità e con tutti gli impegni che,
temporalmente definiti, dovranno trovare attuazione, oggi mi
consente di poter affermare che siamo sul cammino che
dovrebbe garantirne, il più possibile, la realizzazione nel
prossimo biennio.
Un
biennio importante, quello che ci aspetta, vuoi per
l’esigenza di portare a definizione e consolidare i progetti
avviati, vuoi perché dobbiamo impegnarci per programmare,
negli uomini e nelle idee il prossimo futuro, della nostra
Sezione.
L’esigenza di creare adeguate figure a livello dirigenziale,
non è solo un’ esigenza regionale, ma anche nostra
Sezionale.
Quello appena trascorso è stato un biennio importante, per
l’Associazione e per gli scenari che si sono realizzati.
L’elezione alla Presidenza dell’AIA di Marcello Nicchi, ha
generato un’importante apertura verso le periferie e verso
le Sezioni , degli Organigrammi direttivi.
Nonostante le difficoltà che una struttura così complessa ed
articolata comporta, il cammino verso la normalizzazione di
alcune delle criticità storiche dell’AIA è positivamente
avviato.
Anche a livello regionale abbiamo registrato un cambiamento
al vertice del CRA, dove all’amico Nicola Saya, al quale va
il saluto ed il ringraziamento di tutta la classe arbitrale
messinese, è subentrato il collega Saro D’Anna della Sezione
di Acireale.
Al
di là dei termini di collaborazione di cui parlerò in
seguito, due notazioni meritano richiamo: per la prima volta
in Sicilia si nomina CRA un Presidente di sezione e per di
più non appartenente alla sezione di Palermo.
Venendo ai dati della nostra Sezione, abbiamo cercato in
questo primo biennio, di dare continuità e forza al lavoro
di formazione e selezione dei giovani arbitri e considerato
che il reclutamento non sempre soddisfa, in termini di
qualità e quantità le nostre aspettative e che il
rinnovamento generazionale in qualche occasione ha segnato
il passo, abbiamo evitato di lasciarci sopraffare
dall’ansia dei passaggi a tutti i costi, impegnandoci,
invece, a programmare il percorso di giovani arbitri
emergenti ed offrendo loro ogni necessario riferimento e
supporto.
Un
gruppo di giovani arbitri, che opera già con risultati
promettenti all’Organo Tecnico Regionale, ci lascia ben
sperare in tal senso.
Abbiamo improntato sin dal primo momento di ammissione ai
corsi arbitri, i nostri programmi di lavoro ad una rigorosa
formazione, perché questa possa rappresentare il ritorno in
termini di risultati del lavoro svolto.
Vero è comunque, che le difficoltà più rilevanti sono
rappresentate da due ordini di fattori.
La
prima riguarda il reclutamento problema avvertito al punto
tale che l’A.I.A. ha ritenuto necessario sostenere con una
propria campagna promozionale, l’organizzazione dei Corsi
per Arbitro su tutto il territorio nazionale.
Qualche sensibile miglioramento l’abbiamo riscontrato anche
se purtroppo, nel caso nostro, i numeri del decennio scorso
sono solo un ricordo.
Ma
una città senza calcio da ormai parecchi anni, non è
purtroppo un buon alleato per le problematiche del
reclutamento.
A
questo proposito, del resto, i numeri hanno sempre parlato
chiaro: Dove si gioca il grande calcio si registrano le
grandi presenze ai corsi per arbitro.
Un
altro dei problemi che maggiormente ha inciso sulla normale
programmazione delle attività di formazione e crescita dei
giovani Arbitri, è senz’altro rappresentato dalla
disomogeneità e dall’articolazione dei campionati a livello
locale.
Le
gare del settore giovanile distribuite durante tutto l’arco
della settimana sicuramente possono essere poco utilizzate
per i giovani arbitri tutti in età scolare.
Se
a ciò aggiungiamo che oltre il 30% delle gare in calendario
ha subito variazioni dopo l’effettuazione della
designazione, con conseguente variazione dell’arbitro
designato e dell’eventuale Osservatore, si può comprendere
come articolare e programmare , attraverso le designazioni,
un’ organica attività di formazione è veramente cosa ardua.
Ancora più ardua risulta la gestione del campionato
juniores, che registra oltre il 30% di gare non disputate
per mancata presentazione delle società o per ritiro delle
stesse dal terreno di giuoco dopo pochi minuti dall’inizio.
Altro discorso per il campionato di 3^ ctg, che con
l’abolizione dei limiti di età impone attente scelte sulla
tipologia di arbitri da utilizzare atteso, inoltre, che una
rilevante parte di queste gare si svolge alle Isole Eolie.
Da
ultimo, strettamente legato a doppio filo ai problemi sopra
evidenziati, il mai risolto problema della violenza a carico
degli arbitri, che provoca pesanti ricadute in termini di
permanenza dei giovani arbitri entro i primi due anni di
attività.
Se
in passato attraverso la designazione promuovevamo di pari
passo la crescita arbitrale ed il regolare svolgimento dei
campionati, in queste ultime stagioni i motivi sopra
menzionati ci hanno imposto spesso di sacrificare
sull’altare dello svolgimento dei campionati la crescita
arbitrale.
Affermazione questa che sento di poter fare senza se e senza
ma e respingendo tutte le strumentali insinuazioni che in
questa Sezione non si farebbe formazione.
Comunque, è con queste difficoltà che dobbiamo confrontarci
e da queste difficoltà che dobbiamo trovare i rimedi, se
vogliamo che si realizzi per ciascun Arbitro un percorso che
lo indirizzo verso le categorie Regionali prima e nazionali
dopo.
Discorso a parte per tutti i nostri Arbitri che operano a
livello regionale e nazionale.
Siamo in attesa delle risultanze di fine stagione ed ogni
valutazione oggi potrebbe risultare azzardata o addirittura
di scarso gusto.
Certo è che abbiamo parecchie situazioni che aspettano
definizione tanto in ordine alle promozioni, quanto,
viceversa, in ordine alle dismissioni.
In
alcuni casi dobbiamo constatare che si tratta di normali
avvicendamenti di arbitri che hanno raggiunto la loro
massima espressione; in altri, invece, non sempre siamo
convinti appieno sulla bontà delle scelte che gli Organi
Tecnici competenti adotteranno.
L’impegno mio personale, ed in questo mi sento confortato
dalla quotidiana presenza al mio fianco del Presidente
Regionale Saro D’Anna, è quello di perseguire
incessantemente fino al 30 giugno tutte le opportunità
affinchè nessuno dei nostri Arbitri debba subire in maniera
difforme ai suoi reali meriti o demeriti.
Siamo assolutamente consapevoli che un arbitro ai vertici
dei campionati regionali o appartenente ad organi tecnici
nazionali, è la risultante di almeno un decennio di lavoro e
di aspettative che non possono essere vanificate da gestioni
o visionature poco adeguate, soprattutto adesso che i tempi
di selezione si sono notevolmente abbreviati ed il
reclutamento arbitrale comincia a segnare il passo anche
dalle nostre parti.
L’invocazione che da Presidente di Sezione rinnovo
attraverso queste righe, è quella di indirizzare il lavoro
di tutti gli organi Tecnici, verso una oculata gestione di
queste risorse umane che rappresentano indiscutibili
patrimoni, non solo per le Sezioni, ma anche per
l’Associazione tutta.
Su
questo argomento ho trovato qualche giorno fa, nel corso di
una lunga e personale chiacchierata che ho avuto con il
nostro Presidente nazionale Marcello Nicchi, la sua più
assoluta disponibilità ed attenzione.
Sempre
tanto fermento attorno alle attività associative in questo
ultimo biennio, che ci ha visto protagonisti di
indimenticabili momenti di aggregazione e di divertimento.
Abbiamo svolto tutti i nostri tradizionali appuntamenti.
La
partecipazione e lo svolgimento di manifestazioni, tornei e
cerimonie varie, rientra nella molteplicità di iniziative
già intraprese nel corso di questo primo biennio e
rappresentano la realizzazione di quell’impegno assunto a
ricercare e perseguire sempre tutte le opportunità utili a
riqualificare il nostro stare insieme.
Siamo stati in più circostanze individuati per ospitare ed
organizzare manifestazioni di carattere associativo, ed
anche di carattere tecnico, a testimonianza di una ormai
consolidata organizzazione a cui corrisponde, peraltro, una
diffusa riconosciuta affidabilità.
Nel
corso del biennio, quando necessario, alle nostre riunioni
sono intervenuti relatori ed ospiti di rilievo.
Ciò
che comunque, in questo contesto, ha rappresentato il valore
aggiunto, sono stati due eventi che hanno dato ampia
visibilità alla nostra Sezione e dei quali raccogliamo
sovente il plauso.
Il
Capodanno solidale del 2009 e la prima esperienza
internazionale della nostra Sezione, rappresentata dalla
Gita a Praga. E proprio di questi giorni, nel corso della
nostra tradizionale partecipazione alla Festa dell’Arbitro
di Cavalese, la brillante affermazione della nostra
rappresentativa Sezionale che, con una partecipazione
esemplare è risultata prima in classifica non solo nei
numeri ma ancor di più nei comportamenti.
A
questi ragazzi va il nostro plauso, per la maniera
impeccabile con cui rappresentano in ogni circostanza la
nostra Sezione.
Non
sono come qualcuno insinua il superfluo, sono invece
l’orgoglio ed il fiore all’occhiello di questa Sezione,
tenuto conto, peraltro, che per realizzare tutto ciò mettono
mano alle loro personali tasche.
La
vita sezionale, appunto, come un club: dove gli Arbitri e
loro famiglie, hanno potuto trascorrere momenti che sono
andati al di là delle canoniche opportunità di incontro.
Siamo sempre stati in tanti, avremmo potuto anche essere di
più. Ma il rimpianto non può essere certamente nostro, ma
sicuramente di coloro che sono stati assenti.
Grandi numeri in termini di consultazioni e di apprezzamenti
quelli relativi al sito.
Informazione costante, didattica attenta e precisa, rassegne
fotografiche, utili rubriche e, perché no, qualche
frivolezza rappresentano i punti di forza del nostro
www.aiamessina.it, che dai ritorni di notizie che
abbiamo, è evidentemente letto e consultato a tutte le
latitudini.
E
non è assolutamente vero, come qualcuno perfidamente vuole
sostenere che il sito contiene solo notizie della squadra!
Dire ciò, significa o non averlo mai letto con attenzione o,
peggio ancora, essere strumentali ed in mala-fede.
Pochi siti sezionali, riescono come il nostro ad offrire
supporti tecnici, organizzativi e pratici in merito a
tutte, e sottolineo il tutte, le problematiche inerenti la
funzione arbitrale.
Di
tutto questo, voglio ringraziare i colleghi che con il loro
impegno garantiscono l’aggiornamento e le attività del sito.
Ma
lasciatemi anche ringraziare coloro che con passione ed
entusiasmo si sono adoperati a vario titolo per
l’organizzazione di tanti importanti momenti associativi e
ancor di più coloro che con la loro partecipazione ne hanno
consentito la realizzazione.
Ho voluto tracciare solo a grandi linee l’attività di questo
biennio, durante il quale, ritengo, abbiamo lavorato per
consolidare quanto già negli anni trascorsi era stato fatto.
Un
biennio durante il quale va anche detto, qualcuno ha
probabilmente risentito della recente situazione elettorale,
dimenticando che nella nostra Associazione non esistono
schieramenti di maggioranza ed opposizione, ma è
necessario, invece, chiudere le campagne elettorali un
istante dopo la chiusura delle urne.
Io
ho fatto esattamente così, un istante dopo la proclamazione
del Presidente Nicchi.
Avevo in apertura parlato del cambiamento alla Presidenza
del Cra. A parte il rapporto personale che mi lega all’amico
Saro D’Anna, posso assicurarvi che a livello regionale
abbiamo vissuto una stagione intensa che auspico risulti
costruttiva per le scelte che sono state e che saranno
fatte.
A
lui va il ringraziamento per la costante presenza che ha
rappresentato accanto a ciascuno di noi Presidenti e per la
determinazione con la quale ha portato avanti tutte le
aspettative e le istanze degli arbitri Siciliani.
Ma
ancor di più il ringraziamento per aver sempre garantito la
dignità e l’ autorevolezza del ruolo che svolgono le
Sezioni e con esse i Presidenti di Sezioni, trasferendo in
tutti gli arbitri il messaggio che nulla è realizzabile per
coloro che ritengono di poter creare i propri percorsi al di
fuori dell’istituzione che la Sezione rappresenta.
Grazie, Presidente D’Anna!
E
con lui grazie anche a tutti i componenti e Collaboratori
Cra, per il contributo che hanno saputo offrire alla
crescita degli Arbitri siciliani.
Grazie a Roland Herberg, Mario Costantino ed Enzo Meli, i
nostri Dirigenti Nazionali, per la collaborazione che ci
danno in ogni circostanza e per la professionalità con la
quale rappresentano la Sezione nell’espletamento del loro
incarico.
Nel
ringraziamento al mio insostituibile ed impareggiabile
Vice-Presidente Aldo Pecora, intendo accomunare i Componenti
il Direttivo ed i Collaboratori tutti, con i quali
rappresentiamo una squadra solida ed affiatata, che ha nel
rispetto reciproco il motore del proprio lavorare.
Ma
ancora una volta, grazie a tutti Voi, cari colleghi Arbitri.
Non mi
stancherò mai di ripeterlo e di concludere queste relazioni
alla stessa maniera: senza il Vostro entusiasmo ed il Vostro
impegno, nulla di tutto ciò sarebbe stato realizzabile.
Grazie,
Grazie di cuore a tutti!
Messina,
09 giugno 2010 |